TIVOLI – Quintiliolo, la strada riapre entro fine ottobre: è chiusa da giugno 2020

Sopralluogo del sindaco Innocenzi per verificare i lavori da oltre mezzo milione di euro

Entro fine ottobre riapre finalmente via Maria Santissima di Quintiliolo, strada fondamentale per la viabilità di Tivoli chiusa per una frana dall’oramai lontano 8 giugno 2020.

Il sopralluogo in via di Quintiliolo da parte del sindaco di Tivoli Marco Innocenzi

Ad annunciarlo è il sindaco di Tivoli Marco Innocenzi che stamattina, mercoledì 18 settembre, ha effettuato un sopralluogo per monitorare lo stato dei lavori insieme alla Consigliera delegata alla viabilità di Città Metropolitana di Roma Capitale, Manuela Chioccia, al direttore dei lavori l’Ingegner Francesco Ardino, al Responsabile Unico del Procedimento (RUP) Nohemy Quintero e al Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Tivoli Tullio Lucci.

Il cantiere della “Impresa Giorgio Lanzetta Spa” di Roma che si è aggiudicata l’appalto da 441.088,51 oltre IVA 

Nei giorni scorsi la “Società Tecnica MP Srl” di Roma, incaricata dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, ha eseguito il collaudo dei pilastri realizzati dalla “Impresa Giorgio Lanzetta Spa” di Roma, la ditta alla quale il 26 aprile 2023 è stato affidato l’appalto per una cifra netta complessiva di 441.088,51 oltre IVA di legge.

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Per le prove su pali è stato investito l’importo ulteriore di 14.976 euro e 72 centesimi.

“Sarà un grande risultato – commenta il sindaco di Tivoli Marco Innocenzireso possibile grazie all’impegno profuso dalla Città Metropolitana, che ha impiegato grandi sforzi e risorse e dalla volontà del Comune di Tivoli nel riconsegnarla alla cittadinanza.
Un risultato importante per i Tiburtini che finalmente potranno tornare ad utilizzare la strada”.

Vale la pena ricordare che lo scorso 25 luglio il dirigente alla Viabilità della Città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Quattrociocchi aveva approvato la Perizia di Variante con un aumento di spesa pari a 91.431 euro e 96 centesimi rispetto all’importo contrattuale dei lavori, che lo porta alla cifra netta complessiva di 441.088,51 oltre IVA di legge (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Durante la realizzazione dei lavori circostanze impreviste e imprevedibili hanno infatti determinato la redazione della variante in corso d’opera con aumento di spesa e che in corso d’opera sono state rilevate ulteriori criticità non interessate nel progetto originario.

In particolare, l’interferenza di monte dei micropali del diametro di 200 millimetri con i collettori per una lunghezza di circa 30 metri.

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La ditta “Giorgio Lanzetta Spa” di Roma ha eseguito le seguenti lavorazioni:

– Riduzione della larghezza della fondazione dai previsti 3.20 metri a 2.10 metri. L’interasse tra pali passa così da 2.60 a 1.60 metri;

– Spostamento della fondazione verso valle di 25 centimetri in modo da allontanare l’intera struttura dai collettori ACEA e contemporaneamente si riduce la lunghezza dello sbalzo;

– Ulteriore riduzione dello sbalzo, in corrispondenza del massimo ampliamento, di 30 centimetri allo scopo di contenere le sollecitazioni indotte dai carichi stradali sulla fondazione;

– Aumento dello spessore della struttura di fondazione da 50 a 80 centimetri per aumentare il peso stabilizzante;

– Aumento della lunghezza dei micropali da 6.00 metri a 8.00 metri;

– Spostamento dei sottoservizi Enel e Telecom, in funzione della nuova configurazione geometrica della soletta di fondazione, nello spazio compreso tra i due allineamenti di micropali (lato valle e lato monte);

– Modifica del sistema di smaltimento delle acque pluviali, che prevede il posizionamento di tubi di drenaggio all’interno del muro a passo di 2 metri.

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