Quali sono le cause dell’incendio che ha carbonizzato un’auto in sosta e distrutto lo storico alimentari di Villalba?
La Renault distrutta dalle fiamme in via Lucania a Villalba di Guidonia
Da 24 ore è la domanda ricorrente tra gli abitanti del quartiere di Guidonia Montecelio e tra i tantissimi clienti di “Specialità Italiane Celano”, il negozio di alimentari di via Lucania, nel centro abitato di Villalba, chiuso dopo il devastante rogo divampato nella tarda serata di domenica 29 settembre (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Le fiamme hanno devastato il reparto detersivi e casse
Nella giornata di ieri, lunedì 30 settembre, gli specialisti della Polizia Scientifica hanno effettuato i rilievi sulla Renault in sosta in via Bari, parcheggiata davanti ad una vetrina laterale del negozio, da dove sono partite le fiamme che hanno successivamente avvolto i locali dello storico alimentari gestito dal 58enne Domenico Celano e dai figli Federica e Giovanni.
Un atto dovuto, il sopralluogo della Scientifica in casi di gravi incendi, come quello di due notti fa a Villalba di Guidonia.
A chiarire le cause esatte del rogo, infatti, sarà il rapporto dei vigili del fuoco di Villa Adriana intervenuti sul posto che sono riusciti a domare le fiamme scongiurando conseguenze ancora più gravi ed eventuali tragedie.
Domenico Celano, 58 anni, titolare di “Specialità Italiane”, il negozio di alimentari di via Lucania
Stando a quanto riferito da Domenico Celano al quotidiano Tiburno.Tv, dai primi rilievi di lunedì notte i vigili del fuoco non avrebbero individuato elementi riconducibili ad una origine dolosa del rogo della Renault.
Nel caso in cui fosse confermata l’ipotesi colposa, non sussisterebbero gli elementi per l’apertura di un eventuale fascicolo d’indagine.
Eppure, a Villalba di Guidonia si rincorrono le voci secondo cui lunedì notte almeno un testimone avrebbe visto una persona aggirarsi con fare sospetto intorno alla Renault parcheggiata in via Bari qualche istante prima che divampassero le fiamme.
Verità o fantasia?
Voci al momento non confermate dal Commissariato di Tivoli.