GUIDONIA - Picchiata, sequestrata e rapinata in casa: razzia di gioielli

Due stranieri armati di cacciavite terrorizzano una pensionata italiana di 74 anni

Se li è ritrovati in casa armati di cacciavite e pronti a tutto: “Dacci i soldi o ti ammazziamo”.

Di contanti nell’appartamento non ce n’erano, ma hanno avuto tutto il tempo per picchiare la proprietaria, tenerla in ostaggio, fare razzia dei gioielli di famiglia e dileguarsi indisturbati.

Terrore in pieno giorno a Guidonia Centro.

La rapina in casa è avvenuta in via Marco Aurelio, nel Centro di Guidonia

DUE BANDITI STRANIERI, MAGRI E IN APPARENZA VENTENNI

Protagonisti della rapina in villa sono due malviventi dall’apparente età di 20 anni, stranieri, molto magri, abbastanza spregiudicati da fare irruzione mentre era presente una pensionata italiana di 74 anni, rimasta in balià dei banditi per dieci interminabili minuti.

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, l’assalto è avvenuto verso le 10 di domenica mattina 27 ottobre in via Marco Aurelio, strada parallela alla centralissima viale Roma, a pochi metri dall’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” e dalla chiesa del Sacro Cuore.

LA PROPRIETARIA DI CASA FACCIA A FACCIA COL MALVIVENTI

In quel momento la donna era da sola in casa, il marito 69enne era uscito da pochi minuti.

Forse i malviventi hanno notato l’uomo mentre si allontanava e devono aver pensato che la casa fosse vuota.

Fatto sta che, una volta scavalcata la recinzione, i due balordi armati di cacciaviti sono riusciti a forzare la porta finestra del salone.

La proprietaria ha avvertito il rumore e ipotizzato che fosse rincasato il marito, ma dall’altra parte della vetrata si è ritrovata faccia a faccia coi rapinatori.

A quel punto, la 74enne ha tentato di ostacolare l’irruzione trascinando una poltrona davanti alla porta finestra, ma i due uomini sono comunque riusciti ad entrare in casa e a terrorizzare la vittima.

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LA PENSIONATA PICCHIATA E MINACCIATA CON UN CACCIAVITE

La pensionata è stata prima colpita con due pugni al volto, quindi afferrata per il collo e trascinata in camera da letto dove sotto la minaccia di un cacciavite uno dei ladri le ha strappato l’oro che indossava, mentre il complice è salito al primo piano.

Nella stanza dei coniugi il bandito ha razziato gioielli per un valore presunto di almeno 6 mila euro: nel sacco sono finiti gli orecchini donati dal marito alla donna in occasione del loro anniversario di matrimonio, oltre ad un anello con zaffiro e un girocollo con un piccolo diamante.

“I SOLDI O TI AMMAZZO”, LA REAZIONE INATTESA DELLA VITTIMA

“Ripulita” la camera da letto, il malvivente ha trascinato la proprietaria di casa di nuovo in salone.

“Ora dammi tutti i soldi, altrimenti ti ammazzo”, ha detto alla donna puntandole il cacciavite alla gola.

A quel punto, la pensionata ha reagito e con la forza della disperazione ha spinto il ladro fino alla porta finestra aperta chiedendo aiuto ai vicini e sollecitandoli a chiamare i carabinieri.

Una mossa inaspettata che ha spiazzato i banditi, costretti a fuggire.

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della Tenenza di Guidonia che indagano sul caso: i militari stanno setacciando gli impianti di videosorveglianza della zona alla ricerca di indizi utili per risalire ai responsabili.

Finora l’unica certezza è che i due balordi tra di loro parlavano in lingua straniera e che si sono rivolti alla vittima in italiano con uno spiccato accento dell’Est europeo.

LA ”BANDA DELLA MERCEDES BIANCA” TERRORIZZA LA CITTA’

La descrizione fornita dalla pensionata ai carabinieri è compatibile con gli uomini della cosiddetta “Banda della Mercedes bianca”, perché da settimane una Mercedes Classe A è stata avvistata in occasione di tutti i furti e i tentativi messi a segno nei quartieri di Guidonia Montecelio.

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Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, le scorribande sono iniziate nella serata di venerdì 25 ottobre in via degli Spagnoli, una strada del Centro di Guidonia poco distante da via Marco Aurelio.

In quel caso nel mirino era finito il villino a due piani con tre appartamenti dove abita Alessandro, 41enne lettore di Tiburno.Tv, insieme al padre di 71 e alla madre di 61 anni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Stando anche a quanto denunciato ai carabinieri della Tenenza di Guidonia, verso le ore 20,24 il 41enne e i genitori stavano cenando nell’abitazione al primo piano, quando i ladri sono entrati in azione nonostante le luci accese per la presenza dei proprietari e il sistema di videosorveglianza attivato.

In due, scesi da una Mercedes Classe A condotta da un terzo uomo, hanno scavalcato il muro di cinta, si sono arrampicati ad una tettoia raggiungendo così il balcone al primo piano.

La scena è stata notata da un vicino che abita nella villa sull’altro lato del marciapiede rispetto all’abitazione presa di mira.

L’uomo, amico di Alessandro, ha subito telefonato al 41enne mettendolo in guardia ed ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112.

“In quel momento ero salito al secondo piano – racconta Alessandro – mi sono affacciato, ma non ho visto nessuno. Evidentemente i ladri si sono resi conto di essere stati scoperti e si sono dileguati”.

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