GUIDONIA – Urna funeraria rubata in casa e ritrovata, il miracolo di Natale

Trafugata a ottobre, oggi la Polizia l’ha rinvenuta in un prato e riconsegnata a Giampiero

Ci sono storie che per un motivo o per l’altro sono destinate ad un lieto fine. Addirittura nel giorno di Natale.

E poi ci sono amori e legami che nessuno potrà mai spezzare.

Neppure una banda di ladri che svaligia una villa e porta via l’urna cineraria della moglie del proprietario scambiandola per un portagioie.

Giampiero Mattioli insieme all’amata moglie Sonia Di Lellio, scomparsa il 27 novembre 2019

E’ la storia di Giampiero Mattioli, il pensionato 73enne di Setteville Nord di Guidonia, al quale sabato sera 26 ottobre tre balordi avevano rubato le ceneri dell’amata moglie Sonia scomparsa 5 anni fa (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Oggi pomeriggio, mercoledì 25 dicembre, a consegnargli il più bel regalo di Natale sono stati due agenti del Commissariato Sant’Ippolito che hanno rinvenuto l’urna in via di Casal Bianco, a Settecamini, a neppure due chilometri di distanza dalla sua abitazione in via La Maddalena, nel quartiere residenziale di Guidonia Montecelio.

“Due angeli in divisa”, commenta pieno di emozione Giampiero al telefono con la redazione del quotidiano on line Tiburno.Tv.

L’urna di Sonia Di Lellio ritrovata oggi pomeriggio, mercoledì 25 dicembre, a due mesi da furto

L’URNA RITROVATA DA UNA PASSANTE TRA L’ERBA IN VIA CASAL BIANCO

Tutto è accaduto verso le 17,30 di oggi pomeriggio, quando una donna passeggiava sul marciapiede di via Casal Bianco, nel tratto di strada limitrofo al supermercato Lidl.

La passante ha notato tra l’erba, a pochi centimetri dal ciglio del marciapiede, un contenitore in legno chiaro a forma di cuore, sulla parte anteriore un cerchio argentato e sul retro i dati anagrafici di Sonia Di Lellio, l’amata moglie di Giampiero Mattioli scomparsa il 27 novembre 2019 all’età di 62 anni.

A quel punto, la donna ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112 e sul posto è sopraggiunta in pochi minuti una volante del Commissariato Sant’Ippolito.

FRANCESCO ED ALESSIO, I DUE ANGELI IN DIVISA DI PATTUGLIA A NATALE

Francesco ed Alessio, i due agenti in servizio di pattuglia il giorno di Natale, hanno immediatamente iniziato le verifiche, cercato riscontri, scoperto la storia denunciata presso la Tenenza dei Carabinieri di Guidonia e individuato il marito rintracciandolo al telefono.

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In quel momento Giampiero era a casa della figlia Elisa, insieme al genero Stefano, al figlio maschio Andrea e ai nipotini.

Giampiero Mattioli abbraccia l’urna cineraria dell’amata moglie Sonia

“Al telefono un ragazzo si è qualificato come un agente di Polizia – inizia a raccontare Giampiero Mattioli, vice presidente dell’Associazione Commercianti di Setteville Nord – e mi ha annunciato che avevano appena ritrovato l’urna cineraria di Sonia.

Istintivamente ho risposto: “Mi sta prendendo in giro?”. Ero basito.

E lui mi ha invitato a raggiungere via Casal Bianco”.

L’URNA IN LEGNO DI SONIA DI LELLIO RICONSEGNATA IN BUONE CONDIZIONI

Due chilometri di strada in auto insieme ai figli, col cuore in gola, poi l’incontro coi poliziotti Francesco ed Alessio, che hanno stilato il verbale di rinvenimento e contestuale riconsegna dell’urna a Giampiero Mattioli in buone condizioni.

Fosse per me ai due agenti darei un encomio – commenta commosso il pensionato di Setteville Nord – Io non so se è un miracolo di Natale, di sicuro avevo perso le speranze di ritrovare l’urna di mia moglie perché dal 26 ottobre ad oggi è trascorso troppo tempo.

Mi conforta pensare che ci sia una regia se le ceneri di Sonia sono state ritrovate proprio il 25 dicembre”.

Il momento dell’assalto in villa a via La Maddalena, a Setteville Nord di Guidonia

IL FURTO IN VILLA, L’URNA SCAMBIATA AL BUIO PER UN PORTAGIOIE

Il furto nel villino del pensionato era stato messo a segno poco dopo le 21.

Le telecamere di videosorveglianza avevano ripreso tre giovani apparentemente di etnia rom o sudamericana scavalcare il muro di recinzione. I malviventi avevano prima tentato di forzare invano la grata di protezione della finestra della cucina al piano terra fronte strada.

Quindi avevano raggiunto il retro dell’abitazione, provando a scassinare inutilmente la grata di protezione della finestra della camera da letto.

A quel punto avevano scalato il villino raggiungendo il primo piano, dove erano riusciti a forzare le finestre in alluminio e a fare irruzione nell’appartamento al buio illuminato con delle torce da testa.

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I balordi avevano perfino strappato la centralina del sistema di sicurezza, silenziando così l’allarme che suonava all’impazzata.

Uno dei ladri in fuga con la borsa di Sonia Di Lellio all’interno della quale è stata riposta l’urna cineraria

In casa non c’erano soldi né oggetti preziosi, ma in un armadio della camera da letto avevano arraffato la borsa della compianta Sonia, all’interno ci avevano infilato l’urna funeraria ed erano fuggiti.

UNA STORIA CHE HA COMMOSSO L’ITALIA, L’APPELLO AI LADRI

Dopo la pubblicazione sul quotidiano Tiburno.Tv, il caso di Giampiero Mattioli era stato seguito anche da altre testate giornalistiche e dalla tv, commuovendo l’Italia intera (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

La storia d’amore tra Giampiero e Sonia era iniziata quando lei aveva 17 anni nel loro quartiere d’origine, San Basilio, e da allora avevano trascorso 43 anni insieme da marito e moglie fino al 27 novembre 2019, a pochi giorni dal suo 63esimo compleanno.

Lui autista Cotral, lei casalinga, nel 1984 si erano stabiliti a Setteville, dal primo agosto 1989 a Setteville Nord, dove Giampiero e Sonia avevano acquistato un terreno costruendo casa mattone per mattone.

Ricordi devastati dal furto dell’urna funeraria.

“Ora sono rimasto proprio da solo, psicologicamente devastato, per questo sono disposto anche a pagare una ricompensa a chi me la riporta”, si sfogò Giampiero il 28 ottobre in un intervista al quotidiano Tiburno.Tv (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

“Mi appello ai ladri – arrivò a dire il pensionato durante l’intervista – lasciatela da qualche parte, fatemela ritrovare: sono disposto anche a pagare una ricompensa a chi me la riconsegna, non voglio sapere né come e né dove è stata ritrovata.

L’importante è che Sonia torni a casa con me”.

Ci sono storie che per un motivo o per l’altro sono destinate ad un lieto fine.

E poi ci sono amori e legami che nessuno potrà mai spezzare.

E’ la storia di Giampiero e Sonia.

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