La colonna di fumo era visibile da tutto il circondario e per vedere spenta l’ultima fiammella sono state necessarie 24 ore. Ma durante il sopralluogo successivo è stato accertato che il tetto era coperto da lastre di eternit.
Il fienile di strada della Badiola avvolto dalle fiamme
Per questo venerdì 27 dicembre con l’ordinanza urgente e contingibile a tutela della salute pubblica numero 188 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - il sindaco di Palombara Sabina Alessandro Palombi ha concesso 30 giorni di tempo ai proprietari dell’Azienda Agricola Ornella Iacarelli di demolire e rimuovere l’amianto all’interno del fienile ubicato in strada della Badiola, nelle campagne del Centro sabino.
Il provvedimento di tutela preventiva per garantire l’incolumità pubblica fa seguito al rogo divampato nel fienile verso le ore 13 di mercoledì 25 dicembre, il giorno di Natale.
Le fiamme hanno avvolto in pochi istanti il manufatto, realizzato in struttura mista acciaio e muratura, parzialmente stamponato e adibito a fienile, tant’è che è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Montelibretti.
L’ultima fiammella del rogo è stata spenta soltanto dopo 24 ore
I pompieri hanno dovuto lavorare anche il giorno di Santo Stefano, quando durante un sopralluogo insieme agli agenti della Polizia Locale è stato accertato che il rogo era ancora in attività.
Una volta spente le fiamme i vigili del fuoco hanno accertato che, a causa del calore sviluppatosi nell’incendio, è crollato parzialmente il tetto di copertura realizzato in travi metalliche e copertura in lastre di eternit in matrice forte.
Inoltre i pompieri hanno ipotizzato che a causa del cimento termico e del progressivo raffreddamento delle strutture potrebbero verificarsi ulteriori distacchi e/o crolli di materiale.
Per questo il fienile è stato dichiarato interdetto dai vigili del fuoco che hanno disposto lavori di verifica e consolidamento sotto la supervisione di tecnico qualificato, prescrivendo la rimozione della copertura in eternit ancora in opera e di quella fratturata a terra, oltre alla bonifica dell’intera area a cura di una ditta qualificata.
La situazione ha convinto il sindaco ad adottare il provvedimento a tutela della popolazione e delle fasce più deboli, ordinando ai proprietari del fienile e all’usufruttuaria di provvedere nell’immediatezza e comunque non oltre 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza ai lavori di demolizione e rimozione dell’amianto – eternit all’interno del fabbricato.