Settecamini – C’è il cantiere: accesso vietato al Monumento funebre dei propri cari

Ad occupare l’area, tra via Rubellia e via Casal Bianco, sono i cantieri per i lavori del raddoppio di via Tiburtina: attualmente rimane recintata ed occupata da container ed è accessibile solo agli addetti ai lavori.
“Questo è uno scandalo vero e proprio che va avanti da troppo tempo – commenta Mara Bordi, una residente -. Hanno fatto occupare l’unica area verde pubblica dell’intero quartiere quando potevano trovare benissimo uno spazio alternativo”.
apertura ResidentiSettecaminiA causare maggior sdegno tra gli abitanti, il fatto che nel parco venga ospitato un monumento dedicato ai Caduti di Settecamini durante la seconda guerra mondiale: “Da quando l’area è stata chiusa, non posso più andare ad omaggiare mio zio, tra le vittime del conflitto – racconta Simonetta Troiani -. In passato, durante la ricorrenza, celebravamo la messa in chiesa e sfilavamo fino al monumento, portando con noi una corona di rose. Ora questa celebrazione ci è stata negata e la cosa è vergognosa”.
Il parco era nato durante il periodo fascista insieme alla Casa del popolo, un edificio che sorge davanti all’area, attualmente abbandonato: “Solo nel 1945 si è deciso di tramutarlo in un parco dedicato ai Caduti, a seguito dell’iniziativa di un residente – racconta Giuseppina De Luca, la memoria storica del quartiere -. Da quel momento è diventato il maggiore punto di incontro di tutti gli abitanti: per i bambini e le famiglie, o solo per prendere un gelato d’estate o una boccata d’aria in compagnia. Era una sorta di piazza e noi ci eravamo molto affezionati”.
Nel 2005 alcuni residenti hanno inscenato una protesta davanti al cantiere, con tanto di cesoie, chiedendo al più presto la riapertura del parco ed il conseguente spostamento del cantiere: “Onestamente non capiamo perché hanno voluto limitare la nostra libertà di uscire e fare una passeggiata in un parco che per noi è storico”, commenta Luisiana Maroni, un’altra residente. Da progetto iniziale, inoltre, il recinto avrebbe dovuto inglobare anche le panchine ed il marciapiede: “I carabinieri si sono opposti, dicendo che dovevano aumentare la distanza tra la rete e la caserma – raccontano le residenti -. Altrimenti a quest’ora non avremmo neanche avuto quelle quattro panchine a disposizione”.

apertura ParcoCadutiSettecaminiDalle istituzioni, nel frattempo, non si riescono a trovare delle risposte concrete: “A maggio ho parlato con l’assessore Pulci – spiega Alessandra Gianni, del Movimento per Settecamini -. Ci aveva promesso che a dicembre ci sarebbe stata riconsegnata l’area, ma a quanto pare la cosa continuerà ad andare per le lunghe”.

l.l.g.

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