Poggio Moiano – 3/4 settembre – “Folk Sabina Festival”

Un evento nato lo scorso anno intorno a un appuntamento storico come “da Piazzetta a Piazzetta”, il percorso enogastronomico per le vie del vecchio borgo in programma sabato 3 settembre: i visitatori potranno scoprire i vicoli, le piazze e le scalette dell’antico Podio de Moiano, assistere allo spettacolo di un artista di strada e poi gustare un piatto della tradizione all’interno di un’antica cantina prima di ripartire verso una nuova tappa. Sarà insomma un vero e proprio viaggio nella cultura sabina basata su un’accurata selezione dei migliori prodotti della zona, a partire dalla bruschetta con l’olio extravergine d’oliva Sabina D.O.P., “l’oro verde” di questo territorio le cui virtù erano note già ai tempi degli Antichi Romani; e ancora una prelibatezza come il fallone, la pizza tipica del posto, gli involtini thai al sapore sabino e i formaggi di pecora; sarà poi la volta dei “maccaruni” con ragù sabino, una pasta all’uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca, della coratella, della scafata (una gustosa zuppa di fave), degli arrosticini di pecora e della braciola di maiale, per poi chiudere con una carrellata di dolci tipici.

Di tappa in tappa, si potranno così scoprire gli angoli più belli dell’antico borgo tra musica, poesia, teatro e prodotti tipici vivendo un’esperienza difficile da dimenticare. Ad aprire le danze del “Folk Sabina Festival” sarà, venerdì 2 settembre, il concerto rock di una giovane  band di Poggio Moiano, i “Born To Run”, che interpretano con la loro anima “made in USA” canzoni ispirate alla realtà del paese; domenica 4 si riscopriranno invece i vecchi giochi popolari come la “morra” e lo “sbattimuro”, per chiudere in bellezza con concerti di musica popolare, poesie e degustazioni di pizze fritte.

Grazie al “Folk Sabina Festival”, insomma, per un intero fine settimana ci si potrà immergere a pieno nelle tradizioni locali in un paese ricco di storia immerso in un territorio dalla natura rigogliosa. L’antico borgo conserva tante Chiese degne di nota come quelle di San Martino, San Sebastiano e Sant’Anna o la parrocchiale dell’Immacolata Concezione e San Giovanni Battista. Merita una visita anche l’edicola campestre di Santa Liberata, meta di pellegrinaggio in epoca antica perché la Santa era ritenuta la protettrice dei bambini affetti da gravi malattie, mentre gli amanti della natura potranno passeggiare nelle splendide faggete del Parco dei Monti Lucretili.

 

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