I manifesti Pro Vita affissi a Tivoli

Manifesti contro l’aborto: Giovani Democratici rispondono alla “replica” di Pro Vita e Famiglia

I Giovani Democratici di Tivoli rispondono alla onlus Pro Vita e Famiglia dopo le polemiche sui manifesti contro l'aborto

Continuano le polemiche dopo l‘affissione sui muri di Tivoli di due serie di manifesti della onlus Pro Vita & Famiglia. All’iniziativa replicarono i Giovani Democratici di Tivoli che, a loro volta, hanno scatenato una riposta della Onlus. Dopo l’articolo di Tiburno.tv, la segretaria dei giovani del PD, Veronica Cerroni, ha voluto replicare.
La risposta dei Giovani Democratici ai manifesti Pro Vita affissi a Tivoli
La risposta dei Giovani Democratici ai manifesti Pro Vita affissi a Tivoli

Riceviamo e pubblichiamo

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Questa è la risposta di Francesca Romana Poleggi, direttrice della onlus Pro Vita & Famiglia, associazione che ha affisso i manifesti contro l’aborto nei vicoli della nostra città, ai nostri cartelloni a favore della libertà della donna
nelle scelte che riguardano il proprio corpo.
Nell’articolo viene affermato che “molte donne non si rendono conto che la propaganda abortista è la più grande violenza che una società maschilista possa farci”.
Mi trovo in fortissimo disaccordo ed estremamente infastidita da questa assonanza e mi domando come il diritto che noi rivendichiamo, un diritto che rende libera la donna di prendere, senza essere colpevolizzata, decisioni che riguardano la propria vita ed il proprio corpo possa in qualche modo essere ricollegato al “maschilismo”.
Se mai è proprio la violazione di questa libertà, di cui tale associazione si fa portavoce, ad essere un veicolo per una società maschilista che tende a voler condizionare le scelte delle donne affinché queste mantengano il ruolo che la società vuole far loro assumere.
Vediamo come agisce il maschilismo:
1. Stereotipizzazione -> “le donne sono tutte uguali”, “le donne sono perfide”, “le donne sono oche”, etc.
2. Slut-Shaming -> “guarda come si veste”, “guarda come vive la sua sessualità ”, “è chiaramente una troia”.
3. Incompletezza -> “Una donna non sposata è una donna incompleta”, “Ma non vuoi sposarti?”
4. Omologazione -> “Dovresti essere più femminile”
5. Denigrazione e colpevolizzazione -> “Sei troppo facile”, “è colpa tua”.
6. Condizionamento-> “Non devi fare questo.”, “Se fai così sei sbagliata, lo dice anche la società.”
Ora vediamo il modus operandi di chi è contro la pratica dell’aborto:
1. Stereotipizzazione -> “Le donne sono madri”, “La natura vuole che la donna partorisca, quindi deve partorire.”
2. Slut-Shaming -> “non vuoi avere figli? Vergognati.”, “non vuoi essere madre? È sbagliato!”
3. Incompletezza -> “senza un figlio una donna è incompleta”
4. Omologazione -> “Dovresti provare ad avere un figlio”
5. Denigrazione e colpevolizzazione -> “Sei tu che hai sbagliato, non deve pagare tuo figlio”, “Potevi stare più attenta durante il rapporto”
6. Condizionamento -> “resti madre di un bambino morto, anche se abortisci”, “l’aborto è sbagliato, stai uccidendo una persona.”
Io personalmente, insieme alla giovanile di cui faccio parte, combatto da sempre tutto ciò che è favorevole alla lesione dei diritti dell’uomo e della donna e continueremo a farlo con convinzione. Le associazioni pro-life vanno contro i traguardi fin qui raggiunti, i diritti ottenuti, contro il progresso culturale e sociale.
Per questo continuiamo convintamente a dire “No” a chi vuole arrogarsi il diritto di scegliere per gli altri, di scegliere al posto di un’altra persona, che in quanto tale possiede dei propri inviolabili diritti. Spero davvero che queste donne, che vanno contro i diritti delle donne, si rendano conto che la nostra voce è grande e forte e che non permetteremo che si facciano passi indietro.
Per quanto riguarda il confronto richiesto, noi siamo sempre aperti al dialogo costruttivo, poiché tra i diritti che noi difendiamo c’è anche quello della libertà di espressione e siamo pronti dunque all’ascolto, anche su temi che difendiamo in modo assolutamente convinto e fermo.
Noi lottiamo per noi, per la nostra società ed anche per loro.
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