TIVOLI – “La cattura degli aggressori di Alessandro è un sollievo”, lo strazio della famiglia

Mamma Daniela e la sorella Adele ringraziano gli inquirenti e cercano testimoni

“Alessandro ci è stato strappato per sempre e nessuno potrà farlo tornare ma almeno sapere che questi soggetti siano assicurati alla giustizia e non siano più in grado di nuocere, è un piccolo sollievo in questo momento terribile e estremamente doloroso, per noi ma anche per tutta la comunità tiburtina”.

Daniela Cola coi figli, Alessandro a sinistra e Adele a destra

Commentano così la cattura di  Ion Voicu e Mircea Nasaf (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO) Daniela Cola e Adele Castellaccio, rispettivamente mamma e sorella di Alessandro Castellaccio, il 40enne Operatore Socio-Sanitario di Tivoli deceduto dopo 5 giorni di agonia a seguito del pestaggio a calci in faccia avvenuto domenica 18 giugno in piazza Codro Benedetti, nel Centro storico della Città dell’Arte.

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Alessandro Castellaccio in sella alla moto, la sua grande passione

“Desideriamo ringraziare tutti coloro che, anche in queste ultime ore, hanno testimoniato e fornito informazioni su quanto accaduto il 18 giugno – scrivono in un comunicato stampa mamma Daniela e la sorella Adele – Ringraziamo i Carabinieri e l’Autorità Giudiziaria di Tivoli per aver svolto e coordinato con grande tempestività le indagini che hanno consentito di emettere l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei presunti colpevoli dell’aggressione brutale e inumana che ha causato la morte di Alessandro.

Ora ci auguriamo che la custodia cautelare si trasformi presto in una pena definitiva e, per questo, ci auguriamo che venga celebrato un processo giusto in tempi ragionevoli”.

La ricerca della verità per mamma Daniela e per la sorella Adele non è conclusa.

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“Invitiamo ancora chi ha informazioni su quanto accaduto a rivolgersi al Comando dei Carabinieri di Tivoli o al nostro legale, Avv. Fabio Frattini al numero 0774 318460/2 o per email all’indirizzo avvfabiofrattini@gmail.com

Vogliamo che Alessandro abbia giustizia!”.

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