TIVOLI – Accumulatori seriali alle case popolari, due alloggi dichiarati inabitabili

Il sindaco ordina all’Ater la bonifica degli appartamenti invasi da montagne di rifiuti, sporcizia e deiezioni. Gli inquilini non avevano neppure l'acqua

Due storie di grave disagio economico-sociale, due casi di disturbo da accumulo di oggetti e rifiuti in due case popolari nel complesso di proprietà dell’Ater Provincia a Borgonovo, quartiere alla periferia di Tivoli.

Il complesso dell’Ater Provincia di via dell’Aeronautica a Borgonovo, quartiere di Tivoli

E’ quanto emerge dalle ordinanze contingibili ed urgenti numero 507 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - e 510 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmate ieri, venerdì 24 novembre dal sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti per motivi di igiene e sanità.

Con i due provvedimenti gli alloggi vengono dichiarati inabitabili e viene ordinato all’Ater Provincia di Roma di provvedere, entro e 15 giorni alle operazioni di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie, mediante la disinfestazione e sanificazione degli appartamenti previa pulizia approfondita e rimozione dei rifiuti presenti e la verifica del funzionamento degli impianti di acqua e gas.

L’ordinanza numero 507 riassume la storia di un 50enne accumulatore seriale, legittimo assegnatario insieme alla mamma di un alloggio di Via Lago Colonnelle, dove 2 anni fa il Comune era già intervenuto con sgombero, pulizia e disinfestazione.

Lo scorso 14 novembre gli inquilini della palazzina hanno segnalato che la situazione è ritornata ad essere peggio di prima per cui hanno richiesto un nuovo intervento di disinfestazione dell’appartamento. La Polizia Locale e la Asl Rm5 in un sopralluogo congiunto hanno accertato che la mamma dell’uomo è da tempo ricoverata in una struttura sanitaria di Velletri e il figlio è affetto da disturbo da accumulo.

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Agli agenti e agli ispettori l’inquilino ha detto di non poter accedere in casa perché la serratura risultava bloccata, così per diversi giorni non aveva potuto accudire i propri animali rimasti chiusi all’interno.

Una volta che i vigili del fuoco hanno aperto forzosamente la porta, agenti della Polizia Locale e ispettori Asl sono stati investiti da un fetore talmente nauseabondo da essere avvertito anche dal vano scala. Tant’è che in ogni stanza c’erano notevoli quantità di materiali trasformati in rifiuti e sporcizia. In particolare montagne di indumenti erano accatastati dovunque fino a raggiungere un’altezza di due metri.

Nella casa popolare agenti e ispettori della Asl hanno inoltre trovato due cani di piccola media taglia che sono stati allontanati e portati in canile. Insomma, una vera emergenza igienico-sanitaria a causa della quale ha dichiarato l’inabitabilità dell’alloggio e il divieto temporaneo di utilizzabilità, fino alla bonifica e alla riattivazione delle utenze di acqua e gas.

Stessa situazione emerge dall’ordinanza numero 510 firmata sempre ieri, venerdì 24 novembre, dal sindaco Proietti.

In questo caso è stata prevista la bonifica di una casa popolare Ater di via dell’Aeronautica senza acqua e abitata da tre persone, figli dell’assegnatario originario.

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Durante un sopralluogo effettuato il 27 settembre scorso la Polizia Locale, personale della Asl e gli assistenti sociali del Comune hanno accertato che in casa erano ricoverati anche 8 gatti e un cane di proprietà dei tre occupanti, ma soprattutto sporcizia, degrado, mancanza di igiene e deiezioni di varia natura.

Situazione aggravata anche dalla mancanza di acqua nei servizi igienici e nella cucina.

Secondo la Asl, la mancanza del requisito igienico sanitario avrebbe potuto essere veicolo di malattie infettive sia per gli occupanti, sia per i vicini residenti. Per questo il sindaco ha dichiarato l’alloggio inabitabile e ha ordinato ai tre figli dell’assegnatario di liberare l’immobile “per gravi carenze igienico sanitarie e mancanza di requisiti specifici atti alla civile abitazione”.

Inoltre all’Ater è stato imposto di attuare entro 15 giorni tutte le misure di manutenzione straordinaria per il ripristino dei minimi requisiti igienico sanitari e rendere l’immobile atto alla civile abitazione.

Nel caso in cui l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica non ottemperi nel termine prescritto, sarà il Comune ad eseguire d’ufficio la bonifica, ponendo in essere ogni intervento necessario con addebito/rivalsa di tutte le spese ed oneri sostenuti.

Sempre in caso di inottemperanza delle due Ordinanze, sarà data comunicazione all’Autorità Giudiziaria.

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