Erano andati a casa per notificare un atto giudiziario, ma al campanello non rispondeva nessuno. E’ stato il cattivo odore a insospettirli a tal punto da entrare nell’appartamento attraverso una finestra.
Così i carabinieri di Montelibretti hanno rinvenuto il corpo senza vita di una donna italiana di 84 anni invalida, presumibilmente deceduta di stenti.
Per questo, venerdì 14 giugno, i militari dell’Arma diretti dal Capitano Carmine Rossi hanno sottoposto la figlia 49enne a fermo di indiziato di delitto per abbandono di persona incapace, condizione a seguito della quale l’anziana madre è deceduta.
Secondo i militari la donna invece di accudire la madre era andata in vacanza in Abruzzo insieme ai due figli minori, abbandonando l’invalida a se stessa, senza cibo né acqua e senza alcun telefono cellulare per poter chiamare i soccorsi.
Ieri, lunedì 17 giugno, il Tribunale di Tivoli ha convalidato l’arresto della donna applicando la misura cautelare degli arresti domiciliari.
La tragica scoperta risale a mercoledì 12 giugno, quando una pattuglia dei carabinieri di Montelibretti ha raggiunto l’abitazione ubicata in una zona rurale per notificare una convocazione alla 49enne per pregresse questioni giudiziarie. Sentendo un forte odore e non ricevendo risposta dall’interno, i militari si sono insospettiti. E dopo essere entrati da una finestra lasciata aperta hanno trovato il cadavere dell’anziana, riverso a terra, coperto solo in parte da un lenzuolo.
Secondo il medico legale il decesso della 84enne risalirebbe ad alcuni giorni prima, tuttavia la Procura di Tivoli ha disposto l’autopsia per stabilire le cause della morte.
Le indagini hanno immediatamente condotto i carabinieri alla 49enne, convivente, unica figlia dell’anziana, pertanto deputata a occuparsi della madre invalida.
Gli elementi raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di Tivoli di emettere nei confronti della 49enne un fermo di indiziato di delitto per abbandono di persona incapace.
La 49enne è stata quindi fermata dai carabinieri della compagnia di Monterotondo e reclusa a Rebibbia. Ieri il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli ha convalidato il fermo e le ha concesso gli arresti domiciliari.