Alberi crollati, lampioni usurati dal tempo e dall’incuria: uno spazio pubblico abbandonato da almeno 7 anni e ora riqualificato.
Sopra, un lampione a terra usurato da tempo e incuria; sotto, un albero crollato per mancata manutenzione
Così oggi, sabato 12 ottobre, riaprirà il parco dell’ex chiesa di Sant’Antonio, nel Centro storico di Nerola.
Uno scorcio del Parco Giovanni Falcone a Nerola
Il giardino è stato denominato “Parco Giovanni Falcone” dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Lelli, eletto il 12 giugno 2022 con Lista civica “Il Bene in Comune”, che ha anche ottenuto in comodato d’uso gratuito per 99 anni dalla Diocesi di Poggio Mirteto l’ex chiesa sconsacrata di Sant’Antonio, assegnata dal Comune con una convenzione alla Banda musicale di Nerola.
Un’altra immagine dello spazio pubblico riqualificato col Fondo per la tutela degli amministratori minacciati
La riqualificazione del parco pubblico è costata poco più di 14 mila euro, una parte dei 20 mila euro concessi dal Ministero dell’Interno attingendo al Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali esercitate.
Soldi pubblici erogati al Comune di Nerola a fronte delle denunce presentate nel 2022 dal sindaco Lelli per le minacce verbali ricevute da parte di sostenitori della Lista civica avversaria.
Subito dopo le elezioni, il primo cittadino segnalò alla Procura di Tivoli nome e cognome di chi minacciò di mettere una bomba nel Municipio e di chi avrebbe invece preteso l’affidamento di lavori pubblici.
Denunce trasmesse dalla Procura al Ministero dell’Interno il quale – in base alla legge 29 dicembre 2022, numero 197 – ha assegnato automaticamente il fondo da 20 mila euro al Comune di Nerola.
Domenico Lelli è il sindaco di Nerola dal 12 giugno 2022
“Tale fondo – spiega il sindaco Domenico Lelli – poteva essere utilizzato per pagare le spese legali degli amministratori che in questi due anni hanno dovuto procedere ad effettuare delle denunce per la loro tutela, invece la scelta della giunta è stata quella di utilizzare questi soldi per restituire uno spazio pubblico a tutta la cittadinanza e per dare un posto di memoria al giudice Giovanni Falcone, anche nel nostro comune, affinché entrandoci ogni volta ognuno di noi possa ricordare i valori per cui lo stesso ha perso la vita, una vita spesa nelle lotte contro le mafie, a favore delle istituzioni, promuovendo la legalità”.