Guidonia – Rifiuti, disservizi e licenziamenti. L’amministrazione “diffida” Aimeri

L’amministrazione comunale mostra il “pugno duro” con Aimeri. In una lettera, l’assessore Enrico Scattone, il dirigente all’Ambiente Giovanna Recchia, diffidano la capofila in Ati (associazione temporanea d’impresa) aggiudicataria del servizio di raccolta porta a porta spinta, a mantenere gli accordi sottoscritti lo scorso 17 ottobre anche davanti ai sindacati, pena: le conseguenze che “si prospetterebbero e di cui sarà ritenuta responsabile la società ai sensi di legge” e di contratto. La strada che si prospetta, salvo una immediata inversione di rotta, è dunque sempre più quella della risoluzione contrattuale per grave inadempienza. Il sindaco Eligio Rubeis è quanto mai consapevole del proprio, delicato ruolo di garante del progetto della Differenziata partito 3 anni fa, di quello di tutore dei livelli occupazionali messi a rischio da una politica aziendale spiegabile solo nella logica di una profonda crisi societaria che ha portato Aimeri a non pagare gli stipendi ai dipendenti, a non corrispondere alla associata cooperativa Edera il corrispettivo di quasi un anno di lavoro, una situazione davvero delicata. . Il sindaco resta allarmato dalla ricaduta sociale dei licenziamenti annunciati (a ancora in essere) e anche dalla qualità del servizio sempre più scadente, conseguenze tangibili di scelte societarie già sistematicamente contestate alla Aimeri attraverso una lunga serie di verbali. Anche un esperto contabile incaricato dal settore Finanze, è pronto a passare sotto la lente i paragrafi del capitolato speciale d’appalto per verificarne la reale applicazione da parte di Aimeri. Oggi Rubeis ha incontrato di nuovo i sindacati, mentre un gruppo cospicuo di lavoratori attendeva risposte nella piazza Matteotti, le stesse per il sindaco non più rinviabili.

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