Tivoli – Pesa 130 chili, la risonanza magnetica non c’è. Paziente obeso deve “emigrare” ad Arezzo

Doveva sottoporsi a una risonanza magnetica del tratto lombo-sacrale e del bacino. Più facile a dirsi che a farsi per un uomo affetto da obesità, pesante 130 chilogrammi e con una circonferenza di spalle pari a un metro e mezzo.
Così, dopo aver fatto il giro di cinque strutture sanitarie del territorio e scoperto che in zona macchinari adeguati non ce ne sono e laddove esistono costano un occhio della testa, un 50enne di Tivoli è arrivato fino in Toscana per soddisfare la sua esigenza. Il caso è stato segnalato dalla moglie allo sportello di “Cittadinanzattiva- Tribunale per i Diritti del Malato” all’interno dell’ospedale
“San Giovanni Evangelista”. Nell’esposto anonimo la donna ha ripercorso le tappe della disavventura capitata al marito ad agosto dell’anno scorso, quando si sottopose a una risonanza senza bacino presso una struttura sanitaria privata di Guidonia centro: pagati 61 euro e 15 centesimi per il ticket, dopo trenta giorni l’uomo ritirò il referto, ma le immagini sarebbero state ritenute di bassa qualità. Così a marzo scorso il 50enne avrebbe dovuto ripetere l’esame, ma la sua imponente corporatura si scontrò con la realtà. La moglie ha infatti riferito al “Tribunale per i Diritti del Malato” che il centro di Villanova consultato non sarebbe dotato di risonanza magnetica aperta, per questo il paziente contattò una clinica di Poli per sentirsi rispondere che l’apparecchiatura della clinica sarebbe tarata fino a 110 chili e che la risposta sarebbe arrivata in un tempo di 40 giorni.
A quel punto ha tentato la sorte con un centro di Fonte Nuova, dove la risonanza aperta c’è, ma soltanto per piccoli arti, mentre quella chiusa regge fino a 130 chili. La risposta di un centro non convenzionato di Monterotondo, invece, deve aver spaventato il 50enne se è vero che la risonanza aperta lombo-sacrale e bacino per pazienti da 130 chili costa 180 euro. Grazie alla cognata che vive in Toscana, il signore obeso alla fine è riuscito a trovare l’Istituto Andrea Cesalpino a Terontola di Cortona, in provincia di Arezzo: ticket da 57 euro compresa spedizione del referto in soli 5 giorni tramite corriere.
“L’aspetto peggiore – commenta Giuseppe Ramunno, uno dei responsabili del “Tribunale del Malato” – è la mancanza di informazione. Nessuno è in grado di indicare ai pazienti la struttura dotata dei macchinari idonei”.

(ma. sa.)

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