Sposatasi nel 1931 con il marito Angeluccio, la coppia si è trasferita a Collefiorito nel 1955 cominciando a costruire con grandi sacrifici la palazzina dove ancora oggi la signora Maria risiede.
“È molto attaccata alla sua casa – ci dicono le nipoti Monica e Stefania – ed ancora oggi è golosissima di fragole con la panna”.
Non è una cosa di tutti i giorni trovare seduti allo stesso tavolo cinque generazioni diverse. I sette figli viventi di Maria sfilano uno alla volta per fargli gli auguri: Domenico, Anna, Ivana, Lisa, Rosa, Clara e infine la più piccola, Eva. Lei è un po’ frastornata dal gran caldo dell’ultima domenica d’estate, ma saluta e ringrazia con affetto i tanti familiari ed amici che sono accorsi alla sua festa. Maria siede sotto una grande scritta floreale che compone il numero 106. Ogni tanto il suo sguardo si perde nel vuoto mentre tutto intorno c’è il brusio della festa. Forse un pensiero a suo marito Angeluccio, scomparso nel 1974, forse per un istante la mente corre al suo amato figlio Giovanni che non c’è più. Le chiedo di mettersi in posa per qualche fotografia. Inizialmente sembra spaesata, poi allarga un grande sorriso con la bocca e con gli occhi. Il menu della festa prevede antipasti vari ed aperitivo, pasta al forno, gramigna con salsiccia, roast-beef e scaloppine ai funghi. Ma Maria ha una cosa alla quale non può assolutamente rinunciare nei suoi compleanni: la torta di sua nipote Serenella. Il pranzo è quasi pronto e si comincia ad apparecchiare la tavola. Nel pomeriggio dovrebbe venire a trovarla e farle gli auguri, anche il sindaco Rubeis, come lei originario della provincia di Rieti. Qualche altro scatto di gruppo prima di andare via. C’è una nuova foto da aggiungere ad un album di famiglia lungo 106 anni.
Marco Scipioni
