Situazione al collasso
Pronto soccorso affollati, mancanza di infermieri e medici, personale andato in pensione e mai sostituito. All’interno degli ospedali del vasto territorio della Asl RmG sono gli stessi. Una carenza tale che si riflette sull’assistenza ai pazienti, costretti ormai troppo spesso a stazionare per giorni ai centri di primo soccorso, con il personale costretto ad effettuare anche la cura successiva all’emergenza. Lo sblocco delle assunzioni annunciato da Zingaretti fa ben sperare, ma si teme che, anche questa volta, Roma Capitale “giochi l’asso piglia tutto”. “I posti letto continuano a diminuire, il pronto soccorso è al collasso, pretendiamo che parte di questo personale venga distribuito anche qui – Patrizia Maggioli, rappresentante Cigl Monterotondo e Rsu -, la provincia rischia di restare penalizzata anche questa volta”.
Il presidio
La “svolta” promessa da Zingaretti”
Entro marzo verra’ completata l’approvazione con decreto commissariale degli atti aziendali derivanti dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, atti che mancavano ormai da 6 o 7 annin e che consentirà il superamento del limite del 15% alla deroga del blocco del turnover, avviando, nel secondo semestre del 2015, il progressivo sblocco della assunzioni e la stabilizzazione dei primi 200 contratti a tempo determinato in possesso dei necessari requisiti”. Ad annunciare la novità il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso del suo intervento alla seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno “Comunicazioni del presidente della Regione sulla situazione dei pronto soccorso nella Regione Lazio”.
Veronica Altimari