Spedizione delle prove
Dopo essersi fatto spedire la prova di ciò per cui lo stava ricattando, due immagini che lo ritraevano in compagnia di una donna a bordo di un autovettura, la vittima, sempre tramite il social network, ha risposto al messaggio e fingendo di essere interessato allo proposta ha spiegato al 38enne che al momento era in possesso di soli 3mila euro.
Accettata la controfferta i due si sono dati appuntamento nella piazzola di una stazione del Cotral nella zona di Rieti, dove il malcapitato sarebbe dovuto arrivare con la busta dei soldi, da inserire allinterno di una colonnina antincendio presente in loco.
La “trappola”
Chiusa la conversazione, il 43enne ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia e si è rivolto agli agenti del commissariato Colombo, ai quali ha raccontato lintera vicenda.
Organizzato un servizio di osservazione nella piazza, gli agenti si sono appostati e, senza perdere mai di vista la vittima, hanno atteso che la stessa recapitasse i soldi al malvivente nei modi e nei tempi che gli erano stati indicati.
Qualche minuto più tardi un uomo di mezza età si è avvicinato alla colonnina con aria circospetta e dopo essersi assicurato che nessuno lo stesse osservando, ha prelevato la busta e si è incamminato verso lauto con la quale era giunto sul posto.
L’arresto
A questo punto sono intervenuti i poliziotti che lo hanno bloccato e accompagnato in ufficio. Sequestrato anche il suo cellulare, allinterno del quale i poliziotti sono riusciti a estrapolare tutti file con le immagini che ritraevano la vittima e le conversazioni avute con lui sul social network.
Terminati gli accertamenti M.S., è stato condotto presso la sua abitazione dove è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con laccusa di estorsione.