Oggi, giovedì 11 giugno, è stato proprio la sua chiesa Santa Maria delle Grazie a fare da sfondo alla celebrazione del funerale di don Mario, morto martedì 9 giugno all’età di 70 anni al Medicus Hotel a Tivoli, la clinica dove era ricoverato. Lo stesso giorno nel quale, narra la leggenda, esattamente 500 anni fa ad una pastorella di nome Giovanna apparve la Madonna. Il “miracolo della Ginestra” che proprio in questa settimana era al centro dei festeggiamenti nel paese, un appuntamento che don Mario sentiva molto e per cui da tempo ne stava preparando l’organizzazione.
A celebrare la funzione religiosa il Vescovo di Tivoli, Sua Eccellenza Monsignor Mauro Parmeggiani, sul palco allestito per l’occasione nel piazzale antistante la chiesa. Con lui una ventina di parroci della diocesi tiburtina, tra cui appunto don Domenico che in questi ultimi mesi ha retto l’attività della parrocchia di don Mario e continuerà a farlo fino a quando il Vescovo non nominerà un nuovo sacerdote.
“Lavorare insieme, senza litigare”, una frase che ha strappato più di un applauso della folla presente. Una frase che non è stato solo uno slogan per don Mario, ma un esempio vero che ha portato ad una serena convivenza tra i mondi delle due parrocchie in un paese, come Marcellina, dove le rivalità e le gelosie, vere o presunte, si sono sempre sentite.
A salutare don Mario praticamente tutto il paese. Sul palco, durante la cerimonia, il saluto dell’ex sindaco Alfredo Ricci che ha voluto sottolineare quanto don Mario rappresentasse una figura di primo piano della storia di Marcellina ed un simbolo di genuinità, e poi l’attuale primo cittadino Pietro Nicotera che ha ricordato l’arrivo del giovane don Mario in paese ricordandolo oggi come un prete grande ed esemplare”
m.c.