Monterotondo – Cancellare il grigiore della città in ricordo di Maurizio “Tromh”

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Togliere il grigio dai muri della città: era proprio questo l’obiettivo di Maurizio, il teschio verde eretino, un punto di riferimento per tantissimi giovani del territorio, che nel 2010 aveva fondato insieme a Katia Cugini l’associazione culturale Robba de Strada, con l’intenzione di organizzare eventi che colorassero le strade di Monterotondo, come il Circus Jam e il Water Jam, dove la street art, in particolar modo il writing, era il cuore della manifestazione. “Condividevamo la stessa visione di sviluppo territoriale – racconta Eugenio Battaglini, presidente dell’associazione Calde correnti chimiche – volevamo combattere il degrado urbano. Uno degli ultimi ricordi che ho con lui fu alla fine di un evento che organizzammo insieme: ci abbracciammo forte, soddisfatti, come a dire che avremmo fatto grandi cose per il nostro paese. Mi manca”.
Tantissimi i writers che hanno ricordato Maurizio così come lui avrebbe voluto, riempiendo le pareti di colori sgargianti e frasi come “Chi Tromh un amico, Tromh un tesoro”.
Erano presenti disegnatori di Monterotondo, come Eugenio Fabrizi, detto Er Cicala, che racconta di aver conosciuto il teschio verde durante i primi anni del liceo e di come questo incontro abbia arricchito la sua vita: “Ho sempre amato disegnare e, dopo aver stretto amicizia con lui, mi sono appassionato anche al writing. Ci ha lasciato una grande eredità – prosegue – era in grado di unire moltissime persone di estrazioni sociali diverse e oggi, in questa piazza, continuiamo a essere uniti grazie a lui. Un’opportunità di scambio e confronto – conclude – che non ci sarebbe stata senza la sua grande personalità”. Ma anche artisti di Roma, come Pietro Maiozzi in arte Bol23, che iniziò 25 anni fa prendendo in prestito i treni romani come tele, con la presenza ricorrente nei suoi graffiti di un pappagallo con il berretto: “Ci piaceva dipingere insieme – racconta – con lui era sempre festa, portava colore e allegria”.
Stand di creazioni artigianali, esibizioni di Hip Hop, break dance e ginnastica acrobatica nel primo pomeriggio, concerti di band del territorio e non solo dalle 18 in poi: una vera e propria festa per grandi e piccini, patrocinata dal Comune di Monterotondo e organizzata con l’aiuto delle associazioni locali, come Calde Correnti Chimiche, Folias, Fronte sonoro, Centro Ginnastica, il Cantiere.
“Da un paio di anni abbiamo dato molto spazio ai bambini – spiega Katia Cugini – con laboratori, trucca-bimbi ed esibizioni di danza, perché se vogliamo che il ricordo di Maurizio duri nel tempo, loro sono l’unico modo, affinché Tromh possa continuare a vivere non solo sui muri ma nei cuori di molti. Tutte le persone che collaborano all’evento – continua – lo fanno assolutamente a titolo gratuito e ciò che viene guadagnato durante l’evento viene riutilizzato l’anno seguente per ripetere la manifestazione, che è sempre più ricca di ospiti e performance. Ma per noi – conclude – l’ospite d’onore rimane sempre Erminia, la madre di Maurizio”. E proprio la mamma racconta commossa di quando un giorno tornando a casa, trovò un murales sulla parete della sua camera da letto: “C’era scritto Grazie Mamma, come avrei potuto arrabbiarmi? – sorride – Era un ragazzo sempre attivo, mi coinvolgeva e mi chiedeva spesso se mi piacessero i suoi disegni. Ora che non c’è più nemmeno suo padre e sono rimasta con mia figlia Rosita, a volte mi sento sola. Però poi penso a giorni come questi e mi rendo conto che quella che Maurizio mi ha lasciato è una vera e propria famiglia”. E al collo mamma Erminia indossa un ciondolo d’argento a forma di teschio verde, realizzato a mano da Elena Zavoli proprio per l’evento.

Servizio di Rara Piol

Fotografie di Vittorio Moriconi

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