A collegarle c’è un ponte, con tanto di ascensore per chi si trova in condizioni di ridotta mobilità, che collega nuovamente non solo i due siti archeologici ma anche le due città di Capena e Fiano Romano. Non a caso Alfonsina Russo Tagliente – a capo della Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale – durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza per tutto il territorio della riapertura di questi due siti archeologici fondamentali. Tanto che, nei mesi scorsi, sono stati già avviati degli incontri con le amministrazioni locali per avviare progetti di valorizzazione. Russo Tagliente, infatti, ha ricordato l’importanza storico-archeologica dei siti che – potenzialmente – possono attrarre migliaia di visitatori all’anno. Insomma un’occasione da non perdere.
Presenti alla cerimonia anche l’assessore di Fiano Romano Davide Santonastaso e il sindaco di Capena Mauro Di Maurizio. Per quest’ultimo la riapertura di lucus feroniae rappresenta “Una splendida occasione di rilancio per il nostro territorio con cui iniziare un percorso di potenziamento dell’area e più in generale di sviluppo del turismo archeologico e culturale capenate e comuni limitrofi. Questa nuova apertura del museo – ha scritto Di Maurizio – ci ripaga di tanti sforzi compiuti negli anni grazie all’imprescindibile supporto di professionisti del Gruppo archeologico Romano, della Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale e degli amministratori del nostro territorio”.