Monterotondo – Calcio dilettanti, Max Iezzi: quando la qualità sale al potere

Ha disegnato ovunque grande calcio in quel ruolo che lui ha sempre fortemente difeso, trequartista, da chi questo stesso ruolo lo ha eliso in nome del nuovo integralismo tattico. Massimiliano Iezzi anche in questa stagione è stato uno dei grandi protagonisti della cavalcata trionfale del Real Monterotondo Scalo. Lo è stato anche nella passata stagione e non è un caso che in due anni il Real abbia fatto un salto doppio. Iezzi ci ha messo molto del suo, ha giocato quasi tutte le partite, ha corso, ha confezionato assist, ha segnato gol. Quella sua capacità di saltare l’uomo, di creare superiorità Esordienti 2003 del Real Monterotondo Scalo allenati da Max Iezzinumerica e di mettere al centro cross docili da indirizzare a rete è stata una vera e propria “manna” per tutti i compagni di squadra. A beneficiare degli assist di Max Iezzi soprattutto bomber Nardecchia, ma anche De Simone, Fiorucci, Gatta, Fabbricatti e tutti quelli che hanno segnato gol importanti in questa stagione magica. A trentacinque anni Max Iezzi è ancora un giocatore determinante: “Non pensavo di poter correre così tanto alla mia età – spiega il fantasista – ammetto che mi sono meravigliato io stesso del mio rendimento, del fatto che fisicamente non ho avuto mai problemi. L’anno scorso in Prima Categoria è stata la stessa cosa, campi pessimi e zero infortuni, quest’anno campi migliori e solo tre partite saltate per un piccolo risentimento al polpaccio all’alba della stagione ( mese di ottobre 2015, ndr) ora aspetto questa Eccellenza con grande curiosità”.

Le prodezze dell’ex Roma non sono passate inosservate, ha ricevuto in questi giorni due importanti offerte per giocare la prossima stagione nel viterbese ma lui le ha declinate perché il Real per lui è la sua casa: “La mia scelta è quella di chiudere la mia carriera nel Real e poi fare l’allenatore. Sto guidando il gruppo dei ragazzi del 2003 del settore giovanile del Real e allenare mi piace moltissimo. Stiamo per iniziare qui al Pierangeli ( stadio dello Scalo, ndr) dal 13 giugno uno stage per giovani calciatori dove studieremo calcio con esercitazioni di tecnica riservato a giovani calciatori nati dal 2002 al 2007”. Prima di iniziare ad allenare però Max Iezzi deve giocare perché il prossimo Real ha bisogno di lui: “E’ stata una bellissima stagione questa che abbiamo vissuto insieme. Un gruppo di giocatori fantastico dove tutti si sono sacrificati nel nome della squadra. Da neopromossa nessuno si aspettava di poter passare subito in Eccellenza. Abbiamo fatto una grande impresa, diciamolo con orgoglio. E quando venni qui al Real dissi ai dirigenti, tutti amici miei, che la mia missione sarebbe stata quella di riportare la gente allo stadio Pierangeli. E questa è stata la mia più grande soddisfazione, il Pierangeli pieno regala un’emozione unica”. Ora arriva l’Eccellenza: “Una mia riflessione? La curiosità di vedere come tutti nei miei riguardi non mi dicono mai bravo per quello che faccio in campo. Tutti hanno delle aspettative nei miei riguardi così alte che per tutti è normale che io giochi così come ho fatto in questi ultimi due anni. E allora visto che è così mi devo allenare più degli altri per non deludere chi mi segue e chi mi vuole bene”.

 

Sergio Toraldo

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