A Fiano Romano sorge l’opera di Ugo Spagnolo con due storici coniugi fianesi

Ugo Spagnuolo con la collaborazione di Jolena Ceschel, ha iniziato il lavoro lo scorso 28 luglio. L’artista è convinto sostenitore di un’arte democratica che esige un pubblico coprotagonista, interattore e costituente dell’opera in quanto legata, intimamente, al luogo in cui è ambientata. Nel murale relazionale da lui realizzato sono rappresentati un uomo e una donna, due storici coniugi di Fiano Romano, in dimensioni monumentali mentre, nella quotidianità di un gesto altamente simbolico, turano delle bottiglie: conserve-memorie ex vuoti ora pieni. Sono trasformati dall’artista in sacerdotali icone depositarie di un’identità sociale e culturale, prima ancora che geografica o territoriale.

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“Il progetto è stato patrocinato dal Comune – dice il sindaco Ottolino Ferilli dalla sua pagina Facebook – Siamo tutti chiamati a partecipare riempiendo gli spazi vuoti che Ugo e Jolena lasceranno appositamente liberi. Troveremo delle bottiglie, che andranno riempite con i ricordi, così l’opera sarà più ricca di storia, identità e memoria”.
Attraverso la sua opera Spagnuolo non si propone il solo scopo della valorizzazione di uno dei tanti luoghi urbani, così numerosi nei centri abitati da costituirne dei veri e propri buchi neri dell’arredo e del decoro civile, ma vuole rientrare in un più ampio progetto mirato a coinvolgere, di volta in volta, nei siti prescelti, la popolazione locale, essenziale per la rappresentazione della memoria del luogo e del tempo che vive. Un laboratorio aperto.
“Anche questo è un modo per valorizzare gli spazi urbani – conclude il sindaco -. Arte e cultura, sempre. Grazie a Eleno Mattei, assessore lungimirante e sempre pronto a sostenere progetti di valore per Fiano”.

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