di Elena Giovannini
La torta diventa un’opera d’arte di design e un modo per sognare ad occhi aperti nell’arte di Francesca Speranza. Francesca è grafica e web designer ma da cinque anni lavora come Sugar Artist, si occupa cioè di decorare torte e di creare il “Cup cake” il “pupazzetto” da mettere sopra la torta personalizzato, realizzato a mano con materiali alimentari (Pasta da zucchero, aerografo e colori liposolubili e tanta fantasia). “il mio lavoro è più simile a quello di un artigiano, a metà strada tra la scultura e la cucina” racconta. Per la sua arte ha viaggiato in tutto il mondo e ha vinto anche numerosi premi a livello internazionale, nel 2017 è entrata nella top 10 dei Cake Artist Awards al New York Cake Festival, il primo premio alla Coppa Italia di Pasticceria Artistica Glamour Italian Cakes – Sigep 2017. Ci ha raccontato la sua storia, che un po’ come le sue creazioni profuma di zucchero e colori e sembra quasi un dolcissimo sogno ad occhi aperti.
Francesca, ti definisci una sugar artist, cosa significa?
Decorare le torte è una tradizione tipica della cultura anglosassone, ma sta prendendo piede anche in Italia negli ultimi anni. Lo Sugar Artist è una nuova figura professionale emergente, che lavora al fianco di pasticceri o del wedding planner per curare uno dei simboli della festa . Non faccio la pasticcera, ne la cake designer ma mi occupo di creare decorazioni colorate e fantasiose con lo zucchero e altri elementi commestibili.
come hai scoperto la passione per la decorazione artistica di torte?
Sono cresciuta dipingendo la terracotta, ma quando sono rimasta incinta però non ho più potuto utilizzare i colori per ceramica che contengono piombo, così ho deciso di applicare la mia arte a un nuovo ambito iniziando a decorare torte. Le dipingo proprio come fossero una tela, con colori alimentari appositi.
Sei salita anche in cattedra e insegni decorazione di torte in importanti corsi professionali. Pensi che questo lavoro possa essere un futuro per i giovani?
L’occhio vuole la sua parte, soprattutto quando si tratta di dolci. Oggi per un pasticciere avere una qualifica in decorazione di torte è una marcia in più. Per me è diventato un lavoro: giro il mondo nelle fiere, esponendo le mie opere, ho insegnato in Cina e sono Brand Ambassador di un importante marca di prodotti per pasticcieri.
La richiesta più strana che ti è stata fatta?
La richiesta più strana è stata una coppia di sposi che ha voluto mettere in cima alla torta due statue raffiguranti il gattino Minù de Gli Aristogatti e un tricheco (in virtù dei soprannomi dei due sposi).
Per un cinquantesimo anniversario di matrimonio ho realizzato un cup cake con due anziani seduti su una panchina: nonostante abbiano litigato lui allunga il braccio per tenere l’ombrello a lei. Credo che sia proprio questa l’essenza dell’amore.
L’INTERVISTA COMPLETA SU TIBURNO DEL 21 LUGLIO IN EDICOLA