Furto dei cimeli di Ayrton Senna, arrestato un tiburtino

I carabinieri lo accusano di essere il complice di un 31enne che ha rubato gli oggetti a un collezionista di Asti

Insieme a un altro ragazzo è accusato di aver rubato i cimeli del campione Ayrton Senna. È finito nei guai Davide Robba, 32 anni di Tivoli, insieme al 31enne Danilo Martucci, che vive in Piemonte, arrestato dai carabinieri di Asti perché trovato in possesso di una collezione di cimeli appartenuti al pilota di Formula Uno, rubata in casa di un collezionista a Isola d’Asti.

I due sono stati fermati dai carabinieri di Asti che avevano raccolto la denuncia di furto del proprietario della collezione. Erano a bordo di un’autovettura Peugeot che stava transitando in una strada sterrata nei pressi dell’abitazione dalla quale avevano portato via i cimeli ed altri oggetti di poco valore trovati nell’appartamento. Nella macchina, oltre a agli oggetti rubati, i carabinieri hanno trovato anche arnesi per lo scasso.

 

LE INDAGINI

Sui telefoni dei due arrestati era attiva una chat WhatsApp in cui venivano postate le fotografie dell’intera collezione di Senna per ottenere una valutazione economica dei beni da poter poi vendere sul mercato nero o tramite piattaforme web dove si concentrano inconsapevoli collezionisti disposti a pagare somme ingenti per articoli del genere. Il valore di questa collezione ammonta a circa 300.000 euro ma incalcolabile il valore affettivo e simbolico. I cimeli venivano infatti utilizzati per scopi benefici dal suo proprietario collaboratore dell’istituto Ayrton Senna che opera in Brasile a favore dei bambini poveri che organizza mostre benefiche per la raccolta fondi, l’ultima tenutasi proprio ad Asti nel 2019. Negli anni l’appas­sionato astigiano, aveva messo insieme una collezione del suo idolo tre volte campione del mondo di F1 scomparso a Imola l’1 maggio 1994. Tute indossate nelle gare, bandiere autografate, diverse collezioni di modellini in scala delle monoposto e sva­riati oggetti da lui posseduti in vita. Il collezionista teneva questi beni, nella sua secon­da casa a Isola d’Asti. Durante l’emergenza Covid-19 non era andato in quella casa. Nei giorni scorsi alcuni vicini avevano visto una macchina sospetta di colore rosso aggirarsi in zona, avvertendo l’uomo, il quale aveva raggiunto la sua abitazione e aveva scoperto il furto.

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