PALOMBARA SABINA - Scacco ai tombaroli, scoperto cimitero di epoca romana

Rinvenimento dei Carabinieri Forestali della locale stazione, sul posto il funzionario della Soprintendenza Zaccaria Mari: il sito archeologico risale al I-II secolo dopo Cristo. L’area è stata sbancata, distrutte mura e urne. Indagine in corso

 

I primi sospetti sono nati vedendo il terreno scavato e rimosso, la certezza è arrivata osservando i reperti, pezzi di muro e anfore di terracotta di epoca romana. Così i Carabinieri Forestali della stazione di Palombara Sabina hanno scoperto un sepolcreto risalente ad un’epoca compresa tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, come accertato dal funzionario della Soprintendenza Zaccaria Mari intervenuto sul posto che a sua volta ha segnalato il caso ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico.

Secondo le prime informazioni raccolte da Tiburno, il sito archeologico è in località Crepacuore lungo la via Palombarese, nei pressi della Tenuta di Poggio Cesi. Si tratta di un’area adiacente ad un terreno sequestrato lo scorso 13 aprile dai Forestali nel corso di un blitz al termine del quale fu denunciato un 60enne italiano, per discarica abusiva, gestione e combustione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

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Durante un controllo del terreno sequestrato i militari hanno notato segni inequivocabili di scavi abusivi nell’area circostante e una successiva verifica ha permesso di rinvenire frammenti antichi. Insomma, i tombaroli sono entrati in azione di recente alla ricerca di reperti archeologici. Spetterà all’attività investigativa dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico stabilire se l’area viene presa di mira e visitata da qualcuno che ha già trovato o sa di poter trovare pezzi di valore. Il primo passo sarà individuare il proprietario del terreno. Per ora il soprintendente Zaccaria Mari ha accertato l’avvenuto sbancamento e i gravi danni al sito archeologico risalente a quasi duemila anni fa.

Vale la pena ricordare che Palombara Sabina vanta altri due sensazionali ritrovamenti archeologici: si tratta di due statue, una delle quali simboleggia Eirene simbolo della Pace e Plutos simbolo della Ricchezza, scoperte casualmente nel 1986 all’interno di una Villa romana in località Formello tra Palombara e Marcellina durante l’estirpazione degli ulivi. La statua di Eirene fu prestata al museo di Boston e oggi è nel museo sito all’interno del Castello Savelli che l’amministrazione Palombi riaprirà nei prossimi giorni.

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