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Il vertice del G20 su clima, ambiente, energia, inizia domani a Napoli

Clima, energia, ambiente: dialoghi e confronti tra i paesi del G20 da giovedì a Napoli

Non se ne può fare a meno, tanto più dopo il maltempo degli ultimi giorni che ha colpito pesantemente anche la Germania: da giovedì a Napoli si svolgerà il vertice del G20 su clima, ambiente, energia. Intanto, alle misure “verdi”, i 22 Piani nazionali per la ripresa e la resilienza approvati dalla Commissione Europea, sono messi a disposizione 200 i miliardi di euro. Nella città partenopea, sotto la presidenza italiana, ministri, tecnici, esperti vari legati al G20 si daranno a dialoghi e confronti vari, sperando che si trovino soluzioni reali ai problemi che la nostra Terra sta affrontando con risultati nefasti per noi umani. Tra gli argomenti sul tavolo: l’economia circolare e la finanza verde, lo sviluppo sostenibile delle risorse e la salvaguardia di biodiversità, capitale naturale, ripristino degli ecosistemi. Come realizzare però questa visione all’insegna del green e della sostenibilità? In teoria sono tutti d’accordo, abbracciando quella frase mantra “nessuno sarà lasciato indietro”: ma che vuol dire esattamente? Come riconvertire certe produzioni nocive senza pesare su tagli occupazionali? Dietro alla transizione ecologica non deve certo esserci la fine del lavoro per tante persone, questo uno dei rischi tangibili. Ma la difesa dell’occupazione non deve essere neppure una scusa per mettere all’angolo l’ambiente. Anche la decarbonizzazione crea tra i vari paesi molta ostilità per le modalità e le tempistiche con cui verrà raggiunta. Intanto, a  Napoli i ministri europei arrivano forti del programma “Fit For 55”, il pacchetto di misure con cui la Commissione Europea punta, entro il 2030, a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 55% rispetto ai livelli del 1990.

Da ricordare: i Paesi che fanno parte del G20 rappresentano più dell’80% del consumo energetico mondiale. L’Italia vorrebbe impegnarli a destinare il 25% delle risorse dei piani economici post-pandemia a progetti di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

 

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