Biden ricorda l’11 settembre, a venti anni dagli attacchi di Al Qaeda

Il presidente precipita nei sondaggi causa pandemia

Fiori del Male

“Mentre continuiamo a riprenderci da questa tragedia, sappiamo per certo che non c’è nulla che l’America non possa superare”. Lo ha dichiarato il presidente Joe Biden in occasione del ventennale degli attacchi di Al-Qaeda alle Torri Gemelle e al Pentagono.

Proclamando il 10 e l’11 settembre “Giorni nazionali di preghiera e ricordo”, Biden ha anche detto: “I semi del caos, piantati quel settembre da coloro che desideravano ferirci, sono fioriti invece in campi di speranza per un futuro più luminoso”.

Il presidente nei giorni scorsi era anche tornato a parlare di Covid, pronunciando la parola “obbligo” tanto invisa a quella parte della popolazione convinta che la propria libertà personale non possa essere in alcun modo compressa dall’alto.

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Nonostante lo sforzo dell’amministrazione e l’abbondanza di sieri, negli Stati Uniti il numero di vaccinati resta basso: solo il 53,3% è totalmente coperto, il 62,7 ha ricevuto una dose.

Dopo la disfatta afghana, il gradimento di Biden risente anche della ripresa del virus. Secondo i sondaggi più recenti, il 42% degli intervistati si dichiara insoddisfatto della politica condotta in proposito dal presidente, costringendolo a spingere verso nuove misure: obbligatorietà a tutti i dipendenti federali e a coloro che fanno affari con il governo, eliminando l’alternativa del tampone.

Intanto Los Angeles diventa il primo grande distretto scolastico americano a rendere obbligatorio il vaccino anti Covid-19 per gli studenti over 12 anni che partecipano alle lezioni in presenza.

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Una misura approvata all’unanimità dagli amministratori locali.

 

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