“Donna, violenza e società”, Tivoli per la giornata contro la violenza sulle donne

L’evento “Donna, violenza e società”, è proposto dalla consigliera del sindaco per la promozione della lettura, Rosa Mininno, ambasciatrice della lettura per il “Centro per il libro e la lettura” del ministero della Cultura (Mic).

L’evento

L’amministrazione comunale di Tivoli aderisce alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall’Onu nel 1999 in onore di tutte le donne vittime di violenza e di discriminazione nel mondo che ricorre il 25 novembre. A tale scopo sarà veicolato un evento online giovedì 25, attraverso il canale youtube del Comune di Tivoli, dove, nella sezione dedicata agli eventi culturali, verrà pubblicata una lista di videoletture di brani di narrativa, saggistica e poesie dedicati alle donne e contro la violenza sulle donne.

Sono stati invitati a partecipare: i sottoscrittori del “Patto di Tivoli per la lettura” (strumento di governance delle politiche di promozione del libro e della lettura, stipulato dal Comune di Tivoli nel 2017 su proposta del Cepell); gli ambasciatori della lettura del Centro per il libro del Mic-gruppo divulgatori; giornalisti; poeti; scrittori, non soltanto di Tivoli e del territorio circostante, ma anche di altre città italiane.

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Il commento della consigliera del sindaco per la promozione della lettura, Rosa Mininno

«Questa giornata, sancita dall’Onu e sostenuta con campagne e iniziative da tanti organismi internazionali impegnati nella difesa dei diritti umani nel mondo, come Amnesty International, ci ricorda che le donne e gli uomini sono compagni nel loro percorso di vita. Per questo i comportamenti violenti e le discriminazioni non devono essere tollerati nella maniera più assoluta», dice Mininno. «Leggere libri di buona letteratura aiuta a crescere, a sviluppare consapevolezza, a sviluppare l’empatia, il pensiero critico, la capacità di problem solving, ossia di risolvere le difficoltà e i conflitti dialetticamente, attraverso il dialogo e non cercando lo scontro, non con la violenza: un’aberrazione sociale che dobbiamo contrastare con fermezza, non soltanto con disposizioni legislative efficaci, ma anche con percorsi culturali che coinvolgano tutti, donne e uomini».

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