E’ stato inaugurato il primo giugno ed è già al centro del primo caso di mala-burocrazia.
Il sindaco Mauro Lombardo inaugura l’asilo nido comunale di Colleverde insieme agli assessori Cristina Rossi e Mario Proietti
E’ il nuovo asilo nido comunale di Colleverde, quartiere di Guidonia Montecelio, affidato in gestione ad una ditta che neppure avrebbe potuto partecipare alla gara d’appalto.
Per questo giovedì 27 luglio con la sentenza numero 12752 – CLICCA E LEGGI LA SENTENZA - il Tar del Lazio ha annullato l’aggiudicazione della gara alla “Cooperativa Sociale Gialla” con sedi a Roma e a Colleverde.
Nel merito i giudici hanno accolto il ricorso della “Esperia Srl” di Roma, seconda classificata, e annullato tutti gli atti.
A cominciare dalla determina dirigenziale numero 14 dell’11 maggio scorso con cui il Comune ha aggiudicato alla Cooperativa Gialla il “servizio di asilo nido comunale di Colleverde periodo sperimentale anno educativo 2022/2023” dal primo giugno fino ad oggi, lunedì 31 luglio, per un prezzo di 798 euro lordi mensili a bambino.
Il Tar ha annullato anche la proposta di aggiudicazione, il Disciplinare e soprattutto la nota del 9 maggio con cui il funzionario Corrado Cardoni, Responsabile unico del procedimento, ha attestato il possesso, da parte della Cooperativa Gialla, delle certificazioni di qualità richieste, quale requisito di partecipazione, dall’articolo 11 lettera B) del disciplinare di gara.
Il nuovo asilo nido comunale di Colleverde ultimato dopo 10 anni dalla progettazione
I giudici hanno riconosciuto un’anomalia macroscopica contestata dalla cooperativa “Esperia”, ossia la mancata certificazione riferita alla norma UNI 9001/2015 di cui i partecipanti alla gara avrebbero dovuto essere in possesso.
Dalla sentenza emerge che per partecipare alla gara la Cooperativa Gialla ha presentato un certificato rilasciato da Ukas, da ritenersi – a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea – un ente non più accreditato ai fini della dimostrazione del rispetto della norma UNI 9001/2015.
Interpretazione già evidenziata dal Tar Lazio alcuni mesi fa, ma soprattutto dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 4089/23 che ha concluso per “la non spendibilità, nel settore degli appalti pubblici, delle certificazioni di qualità rilasciate da enti accreditati UKAS”.
A nulla è valsa la circostanza prospettata dai legali della Cooperativa Gialla circa la posteriorità della sentenza del Consiglio di Stato, rispetto alla fase di ammissione alla gara, e alla rinnovazione della certificazione, avvenuta il 28 giugno con il passaggio dall’accreditamento Ukas all’accreditamento Accredia.
I giudici del Tar hanno evidenziato che la sentenza del Consiglio di Stato ha una valenza meramente ricognitiva e non novativa del quadro giuridico vigente al momento della sua adozione per cui la sua posteriorità rispetto alla data in cui la controinteressata è stata ammessa alla gara è irrilevante ai fini della decisione.
Tra l’altro – evidenzia la sentenza – la rinnovazione del certificato, comportando il passaggio da un ente di accreditamento ad un altro, concretizza un vero e proprio mutamento del requisito di partecipazione (essendo irrilevante, in contrario il mantenimento dello stesso numero della certificazione) e viene a supplire un requisito originariamente mancante in violazione del principio di continuità nel possesso dei requisiti che caratterizza la fase di partecipazione alla gara.
Per la “Esperia Srl” è una “vittoria di Pirro”: il Tar ha infatti annullato l’aggiudicazione dell’appalto ma ha negato alla ricorrente la possibilità di subentro nel contratto, perché il servizio termina oggi, lunedì 31 luglio.
Il Comune di Guidonia Montecelio e la Cooperativa Gialla sono stati condannati a rimborsare alla Esperia mille euro ciascuno per le spese di giudizio.
Sindaco e assessori insieme agli operatori della Cooperativa Gialla che non avrebbe potuto partecipare alla gara
Vale la pena ricordare che l’asilo nido comunale di Colleverde è stato presentato dall’amministrazione alla città in un comunicato stampa del 13 giugno scorso (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Per gli amanti dei dettagli giova rammentare che la “Cooperativa Sociale Gialla” per due volte era stata aggiudicataria di una gara che per altrettante volte era stata azzerata. Prima a causa di una Commissione composta da non esperti della materia, poi per la violazione del principio di segretezza.
In quel caso oggetto dell’appalto era l’asilo nido comunale “Giardino di Elisa” di via degli Spagnoli, a Guidonia Centro.
Il 25 novembre 2022 il Tar del Lazio aveva annullato l’aggiudicazione della gara da un milione 887.702,30 indetta dal Comune di Guidonia Montecelio per la gestione triennale (con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni) dell’asilo nido comunale “Giardino di Elisa” di via degli Spagnoli alla “Cooperativa Sociale Gialla” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Ad aprile 2022 lo stesso Tar, su istanza sempre della ditta “Esperia Srl” di Roma – quinta classificata nella seconda gara – aveva annullato una prima aggiudicazione alla cooperativa “Gialla” e dichiarato la Commissione illegittima perché formata da non esperti della scuola (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).