GUIDONIA – Giorno della Memoria, romanzo sulla Resistenza e l’olocausto di rom e sinti

A Montecelio la presentazione del libro “Prima che chiudiate gli occhi” di Morena Pedriali Errani

Lo sterminio nazifascista di rom e sinti italiani ed europei durante la Seconda Guerra Mondiale.

La storia di una ragazza sinta che si unisce alla Resistenza e diventa partigiana per la Liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo.

Due capitoli rimossi dalla nostra storia.

Così domenica pomeriggio 28 gennaio “La Compagnia degli Innamorati erranti” celebra il Giorno della Memoria al Teatro Chisciotte di via Trasciani a Montecelio.

Alle 17,30 l’attore, regista e scrittore Mario Fedeli, in arte “Mario Eleno”, conduce la presentazione del romanzo “Prima che chiudiate gli occhi” firmato da Morena Pedriali Errani, uscito nel 2023, pubblicato da Giulio Perrone Editore, importante casa editrice di Roma.

LEGGI ANCHE  Saluti romani ad Acca Larentia, 31 militanti di estrema destra a rischio processo

Morena è figlia di una famiglia di circensi. I suoi nonni – gli Errani – furono fra i primi a diffondere in Italia l’arte circense sinta, girovagando a bordo delle loro splendide carovane. Morena è anche musicista, suona, com’è tradizione del suo popolo, il violino e la chitarra.

“Prima che chiudiate gli occhi” è la storia di Jezebel, ragazza sinta dell’Emilia Romagna che nel 1943, dopo una serie di accadimenti dolorosi, decide di prendere parte alla Resistenza e diventa partigiana.

Sono avvenimenti tratti da una storia vera.

Morena Pedriali Erran è anche autrice di “Ratvale Jasva – Lacrime di Sangue”, lo spettacolo scritto, diretto e interpretato insieme a Laura Basso Ricci e Francesco Bianchessi.

LEGGI ANCHE  CASTEL MADAMA - Week end in festa tra elfi, concerti e uno speciale ricordo del poeta Moreschini

Lo spettacolo, diviso in tre atti, dà voce a un genocidio dimenticato, il Porrajmos, ossia lo sterminio nazifascista di rom e sinti durante la Seconda Guerra Mondiale. Lo fa, però, seguendo un viaggio inaspettato che mette in primo piano la Resistenza rom e sinta, a partire dalle storie familiari degli stessi interpreti.

Una voce quindi nuova e protagonista finalmente di un popolo silenziato da secoli, che, seguendo un soffio di vento, ricuce e guarisce lacrime dimenticate e chiede giustizia per il suo stesso sangue, per la rabbia ma anche e soprattutto per l’amore sussurrato che lo salva, nonostante tutto, giorno dopo giorno.

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.