Sembrava voler venire al mondo mentre tutti festeggiavano il nuovo anno. E invece se l’è presa comoda.
Si chiama Chiara, pesa 3 chili e 150 grammi, è lunga 49 centimetri ed è la prima nata del 2025 all’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.
La bimba è stata partorita alle ore 12,37 di oggi, mercoledì primo gennaio, nel Reparto di Ginecologia e Ostetricia diretto da Valerio Napolitano.
La mamma, Giorgia Iacovelli, 34enne di Palombara Sabina, è stata assistita nel travaglio iniziato alle 7 di stamane dall’equipe composta dai ginecologi Francesco Araco e Simona De Cicco, dalle ostetriche Modesta Abbondanza e Noemi Paoluzzi e dalla operatrice-socio-sanitaria Cinzia Di Rosa, mentre la bimba è affidata ai pediatri e alle infermiere del nido fino alla dimissione.
Una gioia immensa per Giorgia, dipendente comunale a Monteflavio, e per il compagno Maurizio Belloni, 35enne anche lui di Palombara Sabina, co-titolare di un bar di famiglia nel Borgo sabino, innamorati da 15 anni, conviventi da sei e genitori di un figlio maschio di 3 anni.
E’ proprio papà Maurizio a raccontare al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv le ore che hanno preceduto la nascita di Chiara, tenendo in trepida attesa anche i nonni paterni Sandro Belloni e Mariateresa Bombelli e i nonni materni Mariano Iacovelli e Maria Antonietta Ciacia.
“Secondo il monitoraggio – spiega il genitore – il parto era previsto per il 6 gennaio, ma in ospedale avevano già ipotizzato che a quella data non ci sarebbe arrivata e che essendo la seconda gravidanza avrebbe potuto anticipare di qualche giorno”.
“Tutto è iniziato verso le 2,30 di stanotte, quando si sono rotte le acque – racconta il papà della prima nata del 2025 – A quel punto siamo partiti in macchina verso l’ospedale di Tivoli, Giorgia è stata ricoverata ma il parto non era ancora aperto per cui alle 4 i medici mi hanno detto di tornare a casa: loro presumevano che il parto ci sarebbe stato nel pomeriggio, con comodo. In realtà verso alle 10 ci hanno telefonato invitandoci a tornare perché era prossima e alle 12,37 è nata”.
“Il nome Chiara – prosegue Maurizio Belloni – l’abbiamo scelto insieme perché ci piaceva: era una delle tante opzioni che avevamo, se il primogenito fosse stata femmina l’avremmo proprio chiamata Chiara.
E’ una grande gioia e una grande emozione, dall’inizio volevamo un maschio e una femmina e abbiamo raggiunto questo sogno”.
Ci saranno altri figli?
“Al momento non sono in previsione – conclude papà Maurizio – Oggi i genitori devono lavorare entrambe perché il tenore di vita è aumentato e c’è sempre meno tempo.
Fortunatamente abbiamo tutti i nonni, quello paterno è anche in pensione, che ci danno una mano un po’ per uno”.