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Le fiamme sono partite dai rifiuti accatastati e si sono propagate velocemente in tutta l’area.
Così nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì primo gennaio 2025, è scoppiato l’ennesimo incendio al campo rom abusivo dell’Albuccione di Guidonia.
Sul posto, oltre a carabinieri e agenti della Polizia Locale, due squadre dei vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme circoscritte nell’area retrostante la scuola e il campo di calcetto all’interno del parco pubblico.
Sul posto anche il sindaco Mauro Lombardo e l’assessora ai Servizi Sociali Cristina Rossi.



Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, subito dopo la propagazione delle fiamme, i residenti avrebbero avvistato un gruppo di persone incappucciate allontanarsi dall’area in cui aveva sede l’accampamento abusivo sgomberato per l’80 per cento all’alba dello scorso 19 dicembre (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Circostanza che apre due scenari.
Il primo è quello di ragazzini del quartiere che per divertimento potrebbero aver fatto esplodere dei petardi di Capodanno tra i rifiuti causando la combustione.
Il secondo, più preoccupante, è quello di una vendetta da parte dei rom allontanati dalle Forze dell’Ordine su ordine del sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.
Quello dell’Albuccione è stato uno dei più grandi campi rom abusivi della provincia di Roma e per 15 anni ha ospitato almeno 300 persone tra caminanti siciliani e rom di varie etnie.
E’ il caso di ricordare che l’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio ha iniziato il percorso di superamento del Campo abusivo di Albuccione oltre un anno e mezzo fa.
Ad accelerare il processo di smaltellamento è stato il grave incendio del 12 agosto scorso e il secondo incendio dell’11 settembre scorso, meno grave per dimensioni e pericolosità, ma che ha ulteriormente contribuito all’allontanamento dei rom per motivi igienico, sanitari, di ordine pubblico, sociali e assistenziali.
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