Si rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di combattere con le SS, per questo furono imprigionati nei lager nazisti: uno fu disperso, l’altro si ammalò e morì un anno dopo il ritorno in Patria.
Luigi Gilardi e Giuseppe Candidi erano due giovani di Monteflavio i cui destini furono segnati dal regime e dalla Seconda Guerra Mondiale.
Le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica ai due cittadini monteflaviesi
Per questo martedì 28 gennaio, presso la sala della Protomoteca di Roma Capitale, Campidoglio Palazzo Senatorio, in occasione del ricorrere del Giorno della Memoria, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini ha consegnato alle rispettive famiglie le medaglie d’onore che il Presidente della Repubblica ha conferito ai due cittadini di Monteflavio riconoscendo di fatto, soprattutto sotto il profilo morale, l’enorme ed estremo sacrificio dato nell’ultimo conflitto mondiale.
Arianna Gilardi ha ritirato la medaglia d’onore per Luigi Gilardi
Arianna Gilardi ha ritirato la medaglia d’onore per Luigi Gilardi, classe 1913, catturato nei Balcani l’8 settembre 1943 e mai rientrato in patria poiché irreperibile e disperso presso lo Stalag VI D – Dortmund- con n. matricola 16455 e impiego Arb. Kdo. 1148.
Cinzia Giacomelli ha ritirato la medaglia d’onore per Giuseppe Candidi
Cinzia Giacomelli per Giuseppe Candidi, classe 1921, catturato in Grecia il 10 settembre 1943 internato con n. matricola 156864XB inizialmente nello Stalag X A -Schleswig-Holstein- a nord della Germania poi nello Stalag 325 Rawa Ruska confine Ucraina-Polonia e deceduto il 6 aprile 1946, dopo qualche mese dal suo rientro avvenuto il 29 agosto 1945, per malattia contratta durante la prigionia.
IMI è l’acronimo ufficiale di “Italienische Militär-Internierte – Internati Militari Italiani” adottato da Hitler il 20 settembre 1943 nei confronti di tutti i soldati italiani che dopo l’8 settembre 1943 furono rastrellati, catturati in Italia e su tutti i fronti di guerra, e deportati nei territori del Terzo Reich dopo che in massa si rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana ma soprattutto di passare dalla parte tedesca per combattere con la Wehrmacht o con le SS, spogliandoli di tutti i diritti riservati ai prigionieri di guerra allora previsti.
Monteflavio ha avuto molti ragazzi, chiamati precedentemente alle armi dal governo Mussolini, che in quel periodo furono costretti all’internamento nazista nei vari campi di prigionia “Oflag o Stalag” patendo soprusi, stenti e lavoro forzato fino al giorno della loro liberazione e rimpatrio, avvenuto dalla metà del 1945.
Purtroppo, Luigi Gilardi e Giuseppe Candidi hanno avuto un destino crudele restando vittime dell’atrocità che l’internamento gli aveva riservato.