Le “beghe” a cui fa riferimento Mauro Piconi sono i circa 5 milioni di euro di arretrati che l’Ente deve versare a Tekneko e Morgante. A tal proposito le due imprese hanno già inviato diverse Pec a Palazzo Matteotti, una delle ultime il 28 aprile scorso con tanto di diffida al dirigente ad interim del settore Ambiente Marco Simoncini, al segretario generale Annalisa Puopolo e per conoscenza al commissario straordinario Alessandra Nigro.
In quell’occasione veniva sollecitato il pagamento delle fatture scadute pari a 4 milioni 44.518 euro e 62 centesimi, senza contare ulteriori 850 mila euro di corrispettivo per i servizi già prestati ad aprile, e le aziende annunciavano la sospensione del servizio dal 6 maggio, garantendo soltanto quelli pubblici essenziali.
Ora sono i circa 120 dipendenti di Tekneko insieme ai 15 della Fratelli Morgante a passare ai fatti. “Oggi pomeriggio alle 14,30 – spiega sempre il sindacalista Piconi – incontreremo ad Avezzano i vertici aziendali per espletare la prima fase della procedura di raffreddamento. Siamo disposti a qualsiasi tipo di interlocuzione atta a risolvere una così grave criticità”.