Supporto psichiatrico e psicologico gratuito, lo chiedono gli studenti eretini delle superiori.
Lo hanno fatto ieri alle 17,00 durante un meeting online di due ore tenutosi tra rappresentanti di istituto, dirigenti scolastiche, rappresentanti dei genitori e l’Assessore alle Politiche Educative, Matteo Garofoli, che ha visto l’assenza del Sindaco, e dell’ssessora Marianna Valenti, nonostante questi avessero annunciato la loro presenza.
Gli sudenti di tutte le scuole superiori eretine, reduci dallo sciopero di martedì 11 gennaio, avevano desistito da ulteriori manifestazioni in attesa di questo incontro, e intanto avevano preparato un documento da presentare all’amministrazione, consapevoli che la risoluzione definitiva dei problemi poteva venire solo da in un confronto tra Prefettura, Città metropolitana e MIUR.
Gli studenti hanno fatto inizialmente presente i casi specifici di inadeguatezza delle strutture delle singole scuole, sollecitando l’uso di edifici dismessi di proprietà del Comune perchè diventino nuove sedi scolastiche.
Particolare rilievo è stato dato dai giovani alla loro salute mentale, sollecitando all’amministrazione incontri da tenersi nelle scuole da parte di personale specializzato in psicologia e psichiatria, incrementndo le ore del servizio già presente. “Non è abbastanza quel che già si fa”, ha affermato Smilla Zicarelli, studentessa dell’IIS Angelo Frammartino di Monterotondo “non lo è neanche il bonus psicologico ideato dal Presidente Zingaretti. Abbiamo bisogno di una presenza costante degli psicologi nelle scuole, non di un appuntamento ogni due mesi. Inoltre, l’unica Asl in zona che copre il servizio di neuropsichiatria infantile è a Morlupo, è difficilissima da raggiungere, e poi non hanno neanche un numero telefonico. Tutti possono facilmente immaginare che rivolgersi ad un professionista privato significa spendere almeno 70 euro a seduta”.
Gli studenti chiedono in sintesi convenzioni tra comuni, ospedali e scuole che rendano per loro servizi di psicologia e psichiatria gratuiti, e l’amministrazione eretina si è impegnata a lavorare su questo settore delle rivendicazioni.
I quasi due anni di Covid hanno inciso soprattutto sull’equilibrio dei giovani, lo dicono le statistiche e le percezioni degli Italiani, sondate da IPSOS già ad agosto del 2021.
Gli alunni hanno chiesto anche una fornitura gratuita da parte degli istituti superiori delle mascherine FFP2, per liberare dal gravame di questa spesa le famiglie.
La prospettiva della DAD non è benvista dai discenti, se non come strumento emergenziale, ma è l’unico da cui si sentono tutelati nel loro diritto alla salute.
I giovani si sono lamentati anche della cronica mancanza di docenti e di organico, aggravata dalla pandemia. “Su 7 ore che sto a scuola”, continua Smilla, “uscendo alle 16,00, ho di media 4 ore di ‘buco’ al giorno, spesso anche di più”.
Il trasporto pubblico, a detta degli studenti, è scomodo e insufficiente, gli autobus sono sovraffollati, “si sono svuotati nelle ultime due settimane solo a causa dei contagi”, specifica Zicarelli, “non certo grazie agli investimenti fatti nel settore”.
Il confronto si è chiuso garantendo da parte dell’amministrazione un incontro bimetrale online tra istituzioni e scuole. “Ricordiamo che questo primo incontro, che ci ha lasciato parzialmente soddisfatti”, chiosa Smilla, “si è ottenuto solo grazie agli scioperi della scorsa settimana”.