Era stata una relazione burrascosa di abbandoni e riconciliazioni. Ma quando lei aveva deciso di mettere la parola fine, lui avrebbe iniziato a tormentarla ed era scattata la denuncia.
C’è voluto un processo durato 4 anni per chiudere il caso in un nulla di fatto.
Così ieri, martedì 18 giugno, il Tribunale di Tivoli ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di un piccolo imprenditore italiano 48enne di Fonte Nuova accusato di stalking nei confronti della sua ex compagna.
Il Collegio presieduto da Rosamaria Mesiti – a latere le giudici Teresa Garcea e Giovanna Riccardi – ha infatti preso atto della remissione della querela da parte della donna e dell’estinzione del reato, assolvendo nel merito l’imputato perché il fatto non sussiste dall’ulteriore accusa di estorsione.
Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, il piccolo imprenditore e la compagna, una donna italiana oggi 44enne, avevano convissuto a Fonte Nuova tra dicembre 2012 e luglio 2014.
Dalla relazione era nato un figlio, ma i rapporti tra i due iniziarono ben presto ad essere conflittuali. Così dopo una breve separazione il menage proseguì fino a gennaio 2015, quando la donna decise di interrompere la relazione.
Stando alla denuncia presentata ai carabinieri, da luglio a dicembre 2019 l’uomo l’avrebbe maltrattata, minacciata e perseguitata anche alla presenza del figlio minorenne, in un’occasione colpendola con schiaffi alla nuca, e tormentandola con una serie di messaggi dal contenuto verbale violento.
Fatto sta in sede di udienza preliminare nel 2021, l’ex compagna ritirò la querela, ma l’uomo fu rinviato comunque a giudizio per maltrattamenti in famiglia, reato perseguibile d’ufficio.
In quella stessa sede il Giudice archiviò l’accusa di estorsione per avere l’uomo costretto la ex a consegnarle 50 euro al mese tra luglio e dicembre 2019.
Nel processo di ieri, in cui la 44enne era costituita parte civile, la Procura di Tivoli ha chiesto per l’imputato una condanna a 3 anni e 9 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia.
Il Tribunale ha però riqualificato l’accusa di maltrattamenti in atti persecutori, reato procedibile a querela di parte che è in realtà estinto, avendo la ex ritirato la denuncia nel 2021.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.
“Una sentenza giusta – commenta l’avvocato Carmelo Tripodi di Tivoli, difensore del piccolo imprenditore di Fonte Nuova – Il Tribunale ha individuato la corretta cornice a dei fatti che, seppur seri, non erano così gravi da giustificare una condanna”.