PALOMBARA SABINA – “La Danza delle Stelle”, l’evento di solidarietà del primo ballerino Giordano Bozza

A Roma il gala con artisti internazionali a favore de "La Terrazza dell'Infanzia": intervista al direttore artistico palombarese

Una domenica di grande classe artistica quella che il 3 novembre alle ore 19:00 andrà in scena a Roma, al Teatro Italia, dove si esibiranno ne “LA DANZA DELLE STELLE”  primi ballerini di caratura internazionale.

Giordano Bozza, 29enne primo ballerino di Palombara Sabina

Un gran Gala, un incantevole spettacolo di danza reso virtuoso dal notevole spessore degli interpreti, tra cui Giordano Bozza, Pasquale Caselli e Antonis Korutis nella doppia veste di ballerini e direttori artistici di un cast che comprende: Ruika Yokoyama, Maya Makhateli, Young Gyu Choi, Ludmila Konovalova, Dinu Tamazlacaru, Roseanna Leney, Evan Loudon, Ermelinda Giacometti, Pasquale Caselli, Areti Noti, Antonis Koruti, Yu Kurihara e Riku Ito.

Un altra immagine dell’artista sabino Giordano Bozza

Uno spettacolo che nasce dal desiderio e dalla volontà dell’artista palombarese Giordano Bozza di mettere a frutto l’esperienza internazionale conseguita in tanti anni di lungo e duro lavoro, per concretizzare il suo sogno di realizzare in Italia, a Roma, un evento artistico di alto livello.

Lo scopo, quello di far conoscere la danza a tutti, dai più piccoli ai grandi, presentando talenti internazionali, soprattutto primi ballerini, le étoiles, che lavorano o hanno lavorato, nei vari teatri in giro per il mondo, con ballerini famosi e di grande richiamo.

Giordano Bozza e la moglie Ruika Yokoyama nello spettacolo “Lo Schiaccianoci” alla Opera House di Dubai

Lo spettacolo non sarà solo un’occasione straordinaria per avvicinarsi all’arte della danza classica, ma sarà anche una serata di preziosa solidarietà, perché parte del ricavato sarà devoluto per i progetti de “La Terrazza dell’Infanzia ODV”, con sede a Palombara Sabina. Una organizzazione di volontariato con base di riferimento, il medico pediatra dottor Emanuele Ausili.

Per info e biglietti: https://stagestubs.com/it/intodance/la-danza-delle-stelle-gala-di-danza-classica.

Giordano Bozza nel “Don Chisciotte” insieme alla moglie Ruika Yokoyama incinta della loro figlia Mia

 

Chi è Giordano Bozza, il giovane palombarese che si è imposto nella difficile professione artistica della danza classica?

Il primo ballerino palombarese all’Indonesian Ballet Gala

Giordano nasce a Taranto nel 1995, ma cresce a Palombara Sabina, dove si trasferisce con la famiglia per ragioni di lavoro del padre Leonardo. Giordano è un ragazzino che come tanti suoi amici gioca al calcio ed è anche bravo, tanto da superare una prova con la A.S. Roma per entrare a far parte della categoria dei “pulcini”.

Ma non se ne farà nulla perché è molto gravoso mettere insieme la frequenza della scuola a Palombara e troppo piccolo per raggiungere Roma nel pomeriggio per gli allenamenti.

Giordano si appassiona alla danza dopo aver visto un video di un ballerino famoso e così, nel 2003, inizia gli studi a Marcellina, al Centro Promozione Danza di Yang Yu-Lin, dove da subito si mette in evidenza per attitudini e capacità artistiche. Negli anni successivi prosegue gli studi a Roma presso la Dansepartout Dance School di Gaetano Petrosino e Luc Bouy.

Nel 2007 viene ammesso all’Accademia Nazionale Danza di Roma e nel 2009 vince il premio Anita Bucchi del Teatro Nazionale di Roma e una borsa di studio della Royal Ballet School di Londra. Nello stesso anno si trasferisce alla John Neumeier Ballet School di Amburgo e nel 2011 alla Palucca University of Dance di Dresda.

Ritratto di famiglia di Giordano Bozza insieme alla moglie Ruika Yokoyama e alla loro figlia Mia

Proprio in occasione del raggiungimento di questo ulteriore e importante traguardo di formazione artistica, la sua professoressa di italiano dell’Istituto Tecnico Commerciale di Palombara, Anna Maria Alboni, così lo ricorda in un articolo a lui dedicato, sul periodico locale “Obiettivo” di gennaio 2011:

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«Si reca tutti i giorni a Roma, sobbarcandosi un sacrificio enorme in termini di fatica e di impegno plurimo. In un’epoca in cui si parla di giovani disimpegnati, privi di interessi, Giordano dimostra come una passione artistica possa diventare un progetto di vita e aiutare la persona a formarsi e crescere, senza trascurare nulla, nemmeno lo studio» (La Palombella.org – Archivio storico – Giordano Bozza).

Nel 2012 diventa primo solista del Balletto Nazionale della Moravia-Slesia di Ostrava in Repubblica Ceca.

Nel 2016 è stato candidato al premio Thalia (categoria: Miglior ballerino maschile) per la sua interpretazione nel ruolo di “Puck” (Sogno di una notte di mezza estate) diretto e coreografato da Youri Vámos.

Giordano Bozza insieme a Carla Fracci

Nel 2017 balla all’Arena di Verona e prende parte a progetti assieme alla signora Carla Fracci.

Nel 2018 balla ruoli principali e solistici nel Balletto Nazionale dell’Opera Greca di Atene.

Nel 2021 diventa Solista con il Balletto di Stato della Georgia sotto la direzione di Nina Ananiashvili dove partecipa a un tour mondiale a Dubai, in Spagna, Italia e Oman.

Prende parte a numerosi galà internazionali di balletto come ospite in Italia, Giappone, Indonesia, Albania e altri Paesi.

Nel 2023 Artista ospite al Bangkok City Ballet.

Da gennaio 2023 ha iniziato la sua carriera internazionale come insegnante e ballerino ospite in tutto il mondo

Nel novembre 2023 è invitato come Maestro di Ballo al BRUXELLES CITY BALLET in Belgio.

Nel luglio 2023 riceve il Premio alla Carriera “Premio Capri Danza International 2023”.

Contattato dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, Giordano Bozza ci ha rilasciato questa intervista.

Giordano, quale è stata la sua ispirazione per iniziare a ballare?

La mia grande ispirazione per iniziare a intraprendere la carriera da ballerino professionista e quindi iniziare gli studi, lavorare duramente e fare sacrifici è stato un filmato che ho visto quando ero bambino, incentrato sulla vita artistica dei famosissimi ballerini Carlos Acosta e Michail Barysnikov, che mi ha talmente incantato da farmi appassionare alla danza e sognare di diventare un giorno come loro.

Qual è stato il più grande sacrificio che ha fatto per inseguire il suo sogno?   

il più grande sacrificio è stato quello di lasciare gli amici e soprattutto stare lontano per lunghi periodi dagli affetti famigliari: di mamma Silvana, papà Leonardo, le sorelle maggiori, Valentina, Tiziana e il fratello Gabriele.

Quali sono i suoi hobby oltre la danza?

La danza occupa gran parte della mia giornata e non ho tempo da dedicare agli hobby, anche perché da sette mesi, grazie a Dio, sono papà di una deliziosa bambina di nome Mia e il tempo libero mi piace dedicarlo a lei ed essere d’aiuto a mia moglie Ruika.

Ha un desiderio o un sogno che ancora non è riuscito a realizzare?

Sotto molti punti di vista mi reputo molto fortunato, perché sono riuscito a ballare in tantissimi teatri del mondo, dove ho potuto lavorare con artisti di rilievo, traendone grandi soddisfazioni e far tesoro di esperienze professionali che mi hanno dato modo di migliorare sempre di più. Intanto ho realizzato il sogno di portare uno spettacolo a Roma e poi se sarà possibile, nella mia Palombara Sabina, nel fantastico scenario del giardino del Castello Savelli.

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Con quali coreografi di nome ha lavorato e con chi le piacerebbe lavorare?

Ho lavorato con Paul Chalmer, Jiri Kylian, Luc Bouy, vice direttore del Teatro dell’Opera di Roma e Youri Vámos e Ohad Naharin, tutti famosi coreografi di caratura internazionale.

Qual è stato il momento più memorabile della sua giovane carriera?

Di momenti straordinari nel corso della mia attività artistica ho avuto la fortuna di averne avuti parecchi, ma quello veramente memorabile è stato fare la conoscenza della signora Carla Fracci. Conoscerla personalmente, viverla nella consuetudine delle prove in sala, poter calcare le scene teatrali con lei è stato per me un onore e un privilegio immenso. Momenti indimenticabili, poi, sono stati quelli vissuti nei ritagli del tempo libero, che mi hanno dato modo di beneficiare del tratto umano nel rapporto con la signora Fracci: impagabile nella semplicità, signorilità ed eleganza. Un ricordo prezioso e pieno di rispetto che conserverò per sempre nel mio cuore, quello per la signora Carla Fracci, un’artista tra le più grandi danzatrici del ventesimo secolo, che ha onorato l’Italia nel mondo.

Cosa le ha regalato la danza a livello personale?

La danza mi ha regalato tante belle soddisfazioni di carattere professionale, che mi ha portato a calcare palcoscenici teatrali nel mondo, di fare tante amicizie e, soprattutto avere la possibilità di esibirmi con grandi e famosi ballerini. Negli ultimi tre anni ho avuto la fortuna di incontrare una prima ballerina giapponese di nome Ruika YokoYama, con la quale mi sono sposato e che da sette mesi mi ha regalato una dolcissima e vispa bimba, MIA, questo il suo nome.

Quali sono le sfide più grandi che ha affrontato come ballerino?

le sfide più grandi sono le difficoltà quotidiane, dato che ogni giorno devo allenarmi in sala prove: non è una passeggiata di vita, hai dolori ovunque, ma devi dare sempre il 200 percento, anche nei momenti in cui non stai bene e hai sofferenze articolari e muscolari.

Il mondo della danza non è molto facile da vivere, ci sono mille difficoltà ed esige caratteristiche fisiche rigide, come quella importantissima della proporzionalità del corpo e poi, dal punto di vista estetico, sei sempre sotto giudizio.

Quali sono gli impegni più immediati?

L’impegno più imminente è lo spettacolo del 3 novembre al Teatro Italia, a Roma, la DANZA DELLE STELLE assieme a mia moglie Ruika e con le étoiles internazionali. 

Oltre a questo abbiamo un gran gala internazionale ad Atene il 13 novembre, poi saremo ospiti in Albania, a Tirana, per una rappresentazione di “Giselle”; successivamente in Spagna, a Maiorca, sempre come ospiti. 

Dopodiché ci sono progetti per spettacoli a Verona, e poi … da lì si va avanti.

Quali sono i progetti per il futuro?

Organizzare eventi in Italia e all’estero e continuare a danzare, sperando sempre di farlo con mia moglie Ruika e in futuro, insieme a lei, trovare una stabilità in una delle città europee e così, continuare a insegnare danza.

(Angelo Gomelino)

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