Guidonia – Il giardino del San Michele: al buio, ai rifiuti, alle erbacce

Marco ci spiega per il filo e per segno questa storia: quella di Oltre Il Ponte e quella del giardino “incriminato”. “Quando fondammo l’associazione nell’agosto 2010, tra i vari motivi che ci portarono a questa scelta c’era proprio la volontà di fare qualcosa per Montecelio visto che il paese sotto tanti punti di vista non versa in buone condizioni. 
Uno degli elementi della vergogna è proprio il giardino del San Michele. All’epoca si trovava in uno stato di incuria totale: c’era erba ad altezza d’uomo, giostre totalmente distrutte, panchine scrostate e spaccate. Abbandonato a se stesso. Chiedemmo con tanto di book fotografico e lettera indirizzata al sindaco, che il giardino venisse ripulito e reso agibile per i cittadini.”
Dopo qualche mese sembrò arrivare il punto di svolta: “Dopo una serie d’incontri, nel maggio 2011 il Comune ci affidò le chiavi in “via sperimentale” per un anno: dovevamo provvedere all’apertura e alla chiusura del giardino. Decidemmo così di occuparci noi in prima persona della pulizia del giardino. Il 07 maggio 2011 noi di Oltre Il Ponte e il comitato cittadino diedero il via ai lavori per il recupero del giardino, lavori che durarono circa una settimana. Una volta sistemato il parco ci dividemmo in turni per tutta la durata dell’estate: c’era chi raccoglieva l’immondizia, chi provvedeva alla cura delle giostre e delle panchine, chi innaffiava.”
E sull’innaffiare va aperta una doverosa parentesi: “All’interno del parco c’è un problema all’impianto idrico, ci sono le tracce ma non è attivo, c’è solo la fontanella che funziona. A livello logistico invece ci sono le bocchette per l’innaffiamento, ma non arriva l’acqua.” Come sia possibile che esistano le bocchette per l’innaffiamento all’interno di un parco pubblico senza l’allacciamento all’impianto idrico è un mistero, ma andiamo avanti.
“Abbiamo quindi inviato al Comune, continua Marco, la richiesta per il taglio dei rami: noi potevamo arrivare solo fino ad un certo punto. I rami non sono mai stati tagliati e con la nevicata dello scorso febbraio il parco è rimasto chiuso per una settimana perché col peso della neve molti rami sono caduti, anche sopra le giostre. E per  fortuna che è successo di notte…”
E siamo ad oggi: “Due mesi prima della scadenza del mandato siamo andati a parlare con l’assessorato Ambiente e Parchi per porre alcune condizioni riguardanti il rinnovo dell’affidamento delle chiavi ad Oltre Il Ponte: che venisse effettuato il ritiro dell’immondizia da parte del Comune, che venisse ripristinato l’impianto idrico e che ci venisse affidata una rimessa attrezzi che è presente all’interno del parco, visto che gli attrezzi li portavamo da casa.”
Il Comune risponde a queste richieste a fine aprile, accogliendo solo il primo punto sul ritiro dell’immondizia. Quindi Oltre Il Ponte decide di rifiutare la proroga dell’affidamento delle chiavi, siamo al 04 aprile 2012. E cominciano, tanto per gradire, anche le polemiche: “Il 27 aprile è stato inaugurato il museo al San Michele, la competenza è quindi passata dall’Ambiente e Parchi all’assessorato alla Cultura.
L’assessore alla Cultura Di Palma, a seguito di un altro articolo sulla questione, affermava su Facebook che non sapeva come stessero le cose, ma che noi dicevamo il falso e non si capacitava di come potessimo dare la colpa dell’incuria del giardino al museo.
 Cosa che non abbiamo assolutamente e chiaramente mai detto.” Afferma ancora Marco. “Perciò abbiamo scattato delle foto qualche settimana fa che dimostrano lo stato in cui versa il giardino. Ora come ora l’unica azione fatta è quella del taglio dell’erba: non c’è nessuno che innaffia, l’immondizia nei cassonetti non viene mai ritirata”.
 E molti ricordano un episodio ridicolo: “Il sindaco il 25 aprile è andato a porre una corona di fiori, visto che dentro il giardino c’è il monumento ai caduti: è rimasto chiuso fuori!
Quindi il sindaco ha chiesto alla nostra associazione di riprendere le chiavi e la cura del giardino, manifestando l’intenzione da parte dell’amministrazione di ripristinare l’impianto idrico e l’illuminazione. Sono passati tre mesi ma niente è cambiato.” E il giardino non è solo. C’è la rocca medievale, simbolo del paese, chiusa a chiave perchè l’amministrazione non sa se sia agibile o meno, nonostante le promesse dell’apertura al pubblico.

(Em.Ch.)

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