Guidonia – Villini su terreno agricolo e vincolato. Il Comune ha 5 appartamenti in più

Il Tribunale di Tivoli, però, ai miracoli non ci crede, per questo martedì 17 luglio ha condannato i protagonisti di una storiaccia in cui sono rimasti coinvolti vecchi e nuovi proprietari del terreno, costruttori, progettisti e tecnici comunali, tutti responsabili della lottizzazione abusiva. Illegittima la concessione in sanatoria, false le foto allegate alla richiesta di condono: per questo il giudice monocratico Lorenzo Antonio Bucca ne ha disposto la confisca e l’acquisizione al patrimonio pubblico. Si tratta di una sentenza di primo grado arrivata a cinque anni da “Baraccopoli”, l’inchiesta avviata il 13 novembre 2007 dal settimanale Tiburno e acquisita dall’allora sostituto procuratore Luca Ramacci, magistrato specializzato nella lotta contro i reati legati alla speculazione edilizia e ai danni ambientali.
Oggi a pagare sono Antonio Pasqualucci, 55 anni, ingegnere di Colleverde, progettista della sanatoria, ex assessore a Guidonia Montecelio e Fonte Nuova, condannato a un anno di reclusione col beneficio della pena sospesa e della non menzione, oltre a al pagamento di un’ammenda da 80 mila euro. La medesima pena è stata inflitta anche a Francesco Borgia, 38 anni di Pichini, amministratore di Gloria Edilizia srl, la società acquirente del lotto agricolo e intestataria della concessione del 17 ottobre 2006, e a Marianna Buggiani, 40 anni di Pozzuoli, amministratrice di Mea Costruzioni srl, la società che ha costruito il fabbricato a schiera.
Il giudice Bucca ha inoltre condannato a otto mesi di reclusione con gli stessi benefici della pena sospesa e della non menzione con un’ammenda da 60 mila euro tre tecnici comunali: Stefania Mastropietro, 44 anni, architetto di Roma, dirigente all’Urbanistica fino ad aprile 2008 e oggi funzionario ai Lavori pubblici, firmataria della concessione in sanatoria rilasciata dal Comune l’8 giugno 2006 ai proprietari del terreno agricolo; Pietro Petrini, 57 anni, geometra di San Polo dei Cavalieri, e Paolo Sperandio, 57, geometra di Montecelio, rispettivamente ex funzionario delegato e funzionario posizione organizzativa del settore edilizio, entrambi firmatari della concessione per la demolizione e ricostruzione rilasciata il 17 ottobre 2006 alla società acquirente del terreno.
Assolti per intervenuta prescrizione, invece Gianni Gettini e Orietta Meloni, 48 e 44 anni, proprietari originari del terreno di via Valle Pietra.
Vale la pena ricordare che si tratta della seconda sentenza relativa all’inchiesta di Tiburno “Baraccopoli” che tra il 2007 e il 2008 portò alla luce quattro lottizzazioni abusive realizzate su terreno agricolo grazie ad alcuni condoni ottenuti da altrettanti imprenditori sulla scorta di una documentazione fotografica “taroccata” e col giochetto della demolizione e ricostruzione. Il 7 marzo dell’anno scorso, infatti, il giudice Bucca condannò a un anno di reclusione per falso e lottizzazione abusiva lo stesso ingegner Pasqualucci, progettista delle 67 concessioni fasulle e direttore dei lavori del cantiere da 51 appartamenti di via Colle Rosa, a La Botte. La stessa pena fu inflitta a Marcella Colelli, 73 anni di Roma, amministratore unico di Agricola Lieta spa, proprietaria del terreno agricolo e dei fabbricati per i quali il Tribunale ha disposto la confisca e l’acquisizione al patrimonio pubblico.
In quella vicenda rimasero “impelagati” anche il geometra Pietro Petrini, condannato a dodici mesi di arresto e una contravvenzione da 50 mila euro, e Stefania Mastropietro, assolta da ogni contestazione.

Marcello Santarelli

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