Gli 81 operatori ecologici della Aimeri, la società capofila dell’Ati che gestisce il servizio di raccolta rifiuti differenziata, aspettavano i salari il 15 gennaio, come previsto. E invece niente.
Per questo giovedì 24 gennaio si sono radunati in piazza Matteotti per organizzare un’assemblea pubblica dalle 10 a mezzogiorno seguita da un presidio fino alle due del pomeriggio.
Il fine era quello di essere ascoltati dall’amministrazione comunale, tant’è che l’indomani il sindaco Eligio Rubeis e l’assessore all’Ambiente Andrea Di Palma li hanno incontrati presso la biblioteca di via Moris a Guidonia.
Intanto, il Gabinetto Angelo De Paolis ha dato un aut aut all’Aimeri sullo spazzamento delle strade, concedendo alla società 24 ore di tempo per far uscire i mezzi. Pena: la sostituzione nel servizio con la conseguente decurtazione economica nelle spettanze.
Non sarebbe la prima volta per i disservizi creati dalla società in città, a giudicare dal fatto che solo nelle ultime settimane le sanzioni hanno raggiunto un ammontare di oltre 400 mila euro.
Soldi utili per pagare i salari ai 73 dipendenti a tempo indeterminato e agli 8 con contratti in scadenza il prossimo 31 gennaio, che lamentano una lunga serie di inadempienze da parte di Aimeri. Da luglio, infatti, i lavoratori non percepiscono più i buoni pasto da un euro e non hanno sentito nemmeno l’odore delle due tranche da 130 euro ciascuna per i previsti aumenti contrattuali da liquidare a maggio e novembre 2012.
E ancora: mancati adeguamenti di livello e relativi arretrati, mancato accantonamento dell’1 per cento del Tfr sul Fondo pensionistico privato a fronte di una trattenuta media di 150/200 euro dalle buste paga. Senza contare le rate della cessione del quinto trattenute dallo stipendio ma non versate alle banche. Insomma, una situazione che sta riducendo allo stremo gli operai, costretti all’alba a spogliarsi nella sede senza acqua potabile di via della Tenuta del Cavaliere per poi essere trasferiti nell’area industriale di Setteville dove sono parcheggiati i mezzi.
Il giorno prima – mercoledì 23 – Aimeri aveva raggiunto presso il ministero del Lavoro l’accordo coi sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, concludendo così la procedura di riduzione del personale col previsto licenziamento di 219 lavoratori.
L’accordo prevede che le ore di straordinario saranno cumulate e trasformate in permessi, così come quelle relative ai giorni di festa coincidenti coi turni di riposo settimanale.
Inoltre nel pacchetto rientra la possibilità di utilizzare il personale tecnico-amministrativo a svolgere alle stesse condizioni economiche mansioni diverse nell’arco del turno giornaliero.
Guidonia – Operai ecologici allo stremo chiedono aiuto al sindaco
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