Mentre tra gli italiani fischia forte il vento dell’antipolitica e dell’antipatia per tutto quello che la politica si porta dietro, tra gli stranieri sembra essere sbocciata – rigorosa – la voglia di votare. Un amore vero che, puntualmente, esplode in prossimità di ogni tornata elettorale.
La voglia di partecipare alla doppia elezione di maggio, nella quale si voterà sia per il Parlamento europeo che per il nuovo sindaco di Monterotondo, è tanta. Per toccare con mano questo fenomeno, baste fermare uno dei tanti stranieri che si sono visti mettere in fila nei giorni davanti agli uffici elettorali del Comune di Monterotondo e chiedergli: perché sei qui? “Mi voglio iscrivere alle liste elettorali”, ti risponde sicuro.
Tanti, a decine, soprattutto dell’Est Europa e – in particolare – di nazionalità romena. Tutti ormai da anni residenti nel Comune di Monterotondo, ma ancora non iscritti alle liste elettorali. Praticamente la stessa cosa successe in prossimità delle elezioni amministrative di cinque anni fa. E nel 2014 attesi 200 nuovi stranieri che avranno diritto di votare per comunali ed europee. Cinque anni fa si assisteva allo stesso fenomeno
Fino al 16 di aprile di quest’anno ci sarà tempo per i cittadini che fanno parte della Unione europea per iscriversi alle cosiddette “Liste aggiunte”, che consentono ai “comunitari” di poter esprimere il proprio voto e presentarsi alle urne per scegliere il primo cittadino, il consiglio comunale della città di residenza e il Parlamento europeo, ma non consente altri tipi di voto.
Ma c’è oltre un mese e mezzo per iscriversi e c’è da giurarci che la quota di cittadini registrati alle “aggiunte” raggiungeranno i livelli toccati proprio nelle ultime elezioni, quelle del 2009, quando i cittadini stranieri comunitari che avevano chiesto “l’attestazione al voto” superarono quota 200 che, fino all’ultimo, avevano affrontato la trafila burocratica per accedervi. Duecento o forse di più, molti dei quali romeni anche se Tiburno non dispone di dati dettagliati.
Secondo le leggi tutti i cittadini comunitari possono, una volta presa la residenza, iscriversi alle liste elettorali. Discorso diverso riguarda riuscire ad ottenere tutti i benefici teoricamente previsti per i cittadini italiani e le tutele in termini di welfare e assistenza sociale. Pure non avendo la cittadinanza, dopo cinque anni in cui si è residenti in un Comune nei quali si è regolarmente depositato il proprio Cud o dichiarazione dei redditi che attesti di possedere almeno un reddito minimo, si acquisisce la cosiddetta carta di soggiorno permanente. Documento che consente di acquisire i diritti di un cittadino italiano, tranne quello di partecipare ai concorsi per le forze armate. Detto questo c’è da aspettarsi che, almeno a Monterotondo, la l’astensionismo resterà una chimera lontana. A partecipare saranno in tanti. La democrazia è in buona salute.
Cosa dice la normativa
Ma cosa dice nel dettaglio di d.gls. del 1996? Compilare l’istanza è abbastanza facile e la legge dice che basta indicare la propria cittadinanza, l’attuale residenza e l’indirizzo nello Stato di origine. Queste le altre carte da fornire: la richiesta di iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente nel comune, sempre che non siano già iscritti; la richiesta di conseguente iscrizione nella lista elettorale aggiunta. L’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte consente ai cittadini dell’Unione l’esercizio del diritto di voto per l’elezione del sindaco, del consiglio del comune e della circoscrizione nelle cui liste sono iscritti, l’eleggibilità a consigliere e l’eventuale nomina a componente della giunta del comune in cui sono eletti consigliere, con esclusione della carica di vice sindaco.