Valentina, “Così ho scoperto la mia sensualità…”

Valentinainterviewlogo copiadato viaggiValentina Reggio, 29 enne di Villalba, dopo aver lavorato tanti anni come barista, ha brindato al 2014 aprendo un locale tutto suo a Tivoli Terme che gestisce insieme a suo fratello e in cui ha voluto una cucina di prima classe per preparare anche dessert e primi piatti. Orgogliosa di avere una famiglia che l’ha sempre appoggiata e sostenuta,   Valentina al momento è single e mamma felice di una bimba di sei anni, Sophia, bella come il sole. Nata sotto il segno zodiacale dello Scorpione, alla soglia dei 30 anni ha un ottimo rapporto con se stessa, riconosce di aver perso un po’ della sua solita pazienza e ammette che se potesse cambiare un lato del suo carattere vorrebbe addolcirlo un po’. Ostile ai pettegolezzi, alle persone ipocrite e ai pregiudizi, fisicamente si piace e non saprebbe rinunciare al suo stile di abbigliamento iper femminile anche se a lavoro indossa rigorosamente la divisa. Il suo unico rimpianto? “Aver scelto ragioneria anziché l’istituto alberghiero – dice – chissà magari avrei potuto fare un percorso lavorativo diverso in un settore che mi ha sempre appassionato”.

 

Valentina, “così ho scoperto la mia sensualità…”        

E’ nel rosa delicato dei fiori di pesco e nel loro profumo che Valentina coglie l’essenza e il fascino della primavera. La stagione che più di tutte riesce a darle carica e nuova energia. Ingredienti che le serviranno in modo particolare in questo   momento della sua vita in cui ha appena intrapreso   un’attività in proprio e in cui da un book fotografico fatto per gioco   potrebbero sbocciare risvolti interessanti. Scatti naturali e decisamente molto sensuali che non potevano lasciarci indifferenti e con cui abbiamo deciso di aprire il nostro speciale dedicato proprio alla primavera, con la speranza che la nostra intervista possa portare anche un pizzico di fortuna a questa ragazza tanto forte quanto realista che svolge con amore e sacrificio il suo ruolo di mamma e lavoratrice a tempo pieno.

Valentina, come fiorirà la tua primavera?

Sono scaramantica e non posso dire ancora nulla, ma sia sul mio lavoro che dal book fotografico che ho fatto, chissà, forse potrebbero nascere nuove prospettive. Per ora rimango con i pedi per terra e fedele a quella che da sempre è la mia filosofia di vita : “domani è un altro giorno e si vedrà”…

Come è nata l’idea di posare come fotomodella?

Ho voluto farmi un regalo per il mio 29mo compleanno credendo sarebbe stato carino mettermi in gioco in un book fotografico particolare anche perché a realizzarlo   sarebbe stato un mio caro amico fotografo.

Dormo poco, lavoro tanto e mangio bene.

Tua figlia cosa ti ha detto vedendo queste foto?

Ha esclamato “Mamma sei bellissima !” e io mi sono sciolta dall’emozione.

Pensavi di riuscire ad essere e apparire così sexy ?

No! E’ stata una sorpresa anche per me scoprire il mio lato sensuale e non credevo neppure di divertirmi così tanto considerato che in genere posare davanti un obiettivo non è proprio la mia passione. Diciamo che quest’esperienza è stata come il peperoncino che spezza la monotonia dei sapori, ci voleva proprio…

Dopo questo book, che dici, sarà più difficile stringere amicizia con altre donne?

A dire il vero in 29 anni, all’infuori di mia madre con cui ho un rapporto speciale, ancora non sono riuscita a trovare una vera amica e oltretutto non riesco ancora a capire il perché…

E se queste foto un giorno fossero pubblicate su una rivista importante, temi reazioni fuori luogo da parte di uomini poco galanti?

No. E se pure fosse saprei difendermi bene. Chi già mi conosce non si permetterebbe, sa che tipo sono, non permetto a nessuno di prendersi troppa confidenza.

Quanto dipende dal gentil sesso la crisi della coppia moderna?

Nella maggior parte dei casi credo dipenda proprio dalle donne. Non voglio entrare nella testa degli uomini, perché sono la prima che non li capisce, ma penso che oggi siano stufi di avere di fronte solo donne che non si fanno più desiderare e che hanno perso completamente la femminilità di un tempo.  

Sin da ragazzina fai la barista, cosa ti piace di più di questo lavoro ?

Per l’esattezza sono passati tredici anni dalla prima volta in cui ho fatto il mio primo cappuccino e devo anche dire che mi riuscì particolarmente bene!   Se non ho mai cambiato lavoro è perché mi permette di stare a contatto con le persone e di rimanere sempre in movimento. Con il mio diploma da ragioniera avrei potuto provare anche a fare un lavoro d’ufficio, ma per il mio carattere non riuscirei proprio a stare ferma dietro una scrivania.

Un lavoro che però ti costringe a terribili levatacce, praticamente all’alba !

E già… Pensa che quando lavoravo in un bar romano partivo da casa alle 5 meno dieci per non trovare traffico e quando attraversavo il Tevere mi fermavo nel silenzio della città ancora addormentata a riflettere sulla vita..

E cosa pensavi?

Mi chiedevo…ne vale la pena?

La risposta?

Valentina4Ne vale sempre la pena…specie se penso alla fortuna di avere una figlia meravigliosa come la mia Sophia.

Oggi oltre ad essere una mamma felice hai la soddisfazione di gestire un’attività tutta tua.

Dopo tanti anni è stata una scelta naturale e se ho   potuto realizzare questo progetto è stato soprattutto grazie all’appoggio morale ed economico dei miei genitori che sono la mia spalla forte in qualsiasi cosa decida di fare.

Con le miti giornate primaverili come cambia il tuo guardaroba?

In realtà ben poco visto che anche quando fa freddo non rinuncio alle scollature e agli abitini corti stile anni ‘50. Di certo userò di più il bianco e il blu oltre al nero che rimane il mio colore preferito.

Il tuo tatuaggio sul piede sarà ancora più in vista con le scarpe aperte, cosa rappresenta?

E’ una decorazione floreale che racchiude le iniziali del mio nome e quello di mio nonno materno, con cui ho avuto un rapporto speciale. Sulla pancia invece ho tatuato l’iniziale di mia figlia.

In primavera di solito si fanno grandi pulizie, tu di cosa ti libererai?

Ho già fatto una gran pulizia di persone false e opportuniste…terrò solo chi con me è sincero e chi dà senza chiedere nulla in cambio.

Voglia di innamorarti?

C’è, anche se   sarà molto difficile trovare un uomo che riesca a stupirmi.   Riconosco di essere   diventata molto difficile… se così si può dire!

A fine intervista, con un sorriso meno diffidente e più disteso, Valentina si sistema la cravatta bordeaux della sua divisa e torna a lavoro dietro il bancone del suo bar, illuminato da pareti bianco perla dove non mancano ritratti in bianco e nero di Audrey Hepburn , simbolo della femminilità anni ‘50 che lei ama così tanto.

 Di Paola Pascucci

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