Monterotondo – Via Aldo Moro, alberi da tagliare per far spazio alla pista ciclabile

Il taglio degli alberi in via Aldo Moro è necessario. Lo rende noto l’amministrazione comunale, ad operazione ancora in corso, alla luce di ragioni tanto tecniche quanto di stretta rilevanza in termini di sicurezza e tutela della pubblica incolumità. La presenza di un fronte arboreo sulla via sarà tuttavia garantito, pur con modalità e collocazioni differenti rispetto all’esistente.
Come è noto in via Aldo Moro è stato appena aperto il cantiere per la realizzazione del primo tratto della pista ciclabile (prevista nell’ambito del Plus) che collegherà l’area immediatamente prossima alla rotatoria della zona industriale e la stazione ferroviaria alla Torre civica, in costruzione a via Monte Cristallo. La pista e il marciapiede esistente sono perfettamente attigui e costituiranno, nel loro insieme, il nuovo asse di comoda e sicura percorribilità ciclo-pedonale.
Per ovvie ragioni di opportunità, nel momento in cui si sta procedendo alla realizzazione della pista è stata contestualmente programmata anche la ristrutturazione del marciapiede, che in quel tratto è pericolosamente dissestato a causa dei rigonfiamenti dell’asfalto provocati dalle radici degli alberi (tigli) piantumati nella via all’incirca vent’anni fa e rivelatisi del tutto inadatti, proprio per le caratteristiche del loro apparato radicale, tanto da aver provocato non pochi incidenti a pedoni e danni a proprietà private vicine.
L’intervento complessivo prevede quindi l’eliminazione di una decina di tigli esistenti e il taglio parziale di altri.

“Per comprenderne appieno le ragioni – spiegano dagli uffici comunali di Monterotondo – occorre considerare: che la sola ristrutturazione del marciapiede senza prevedere la rimozione della causa del dissesto (la presenza dei tigli) sarebbe vanificata nel giro di poco tempo e si rivelerebbe quindi del tutto inutile;  che la presenza di alberi sul marciapiede, di per sé minimo nelle dimensioni, rappresenta di fatto una barriera architettonica tale da rendere difficoltoso e rischioso il transito pedonale soprattutto per persone anziane, disabili e passeggini; come tale, deve comunque essere rimossa, indipendentemente dalla realizzazione della pista ciclabile; che non è possibile allargare le dimensioni del marciapiede, al fine di sostituire semplicemente i tigli con altre essenze arboree meno invasive, perché questo comporterebbe un restringimento della carreggiata veicolare e quindi una diminuzione dello spazio di transito e di manovra per le autovetture, rendendo meno sicuro l’accesso e l’uscita dai parcheggi prospicienti; che tra la pista ciclabile e la carreggiata è prevista una fascia destinata a parcheggi, alcuni dei quali riservata a ciclomotori: in questi è programmata anche la ripiantumazione di nuovi alberi di tipologia tale da non comportare rischi per il fondo in asfalto e nemmeno problemi di pulizia e manutenzione continua (perdita di foglie o bacche), altrimenti necessarie per garantire la fruizione in sicurezza a pedoni e ciclisti. La stessa previsione di ripiantumazione di alberi esiste anche per altri punti del fronte strada ritenuti idonei, quindi tali da non rappresentare un intralcio all’utilizzo dei parcheggi. 

In ogni caso si precisa che il Plus, il Piano locale urbano di sviluppo, finanziato dall’Unione europea e dalla Regione Lazio e finalizzato a rendere lo Scalo un eco-quartiere a più alto tasso di vivibilità, prevede un deciso aumento del patrimonio verde del quartiere: basta dire che nelle cinque aree oggetto degli interventi sono in corso di piantumazione circa 150 alberi e oltre 1200 esemplari, di varia tipologia, tra arbusti, piante e rampicanti. Alcuni di questi sono già stati piantati nelle immediate vicinanze di via Aldo Moro e nel parco don Puglisi.

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