Monterotondo – Pista ciclabile, bocciata la mozione per cambiare il tracciato

 La carreggiata si ridurrà di parecchio, arrivando a circa 7 metri complessivi, e i commercianti temono un contraccolpo pesante sulle proprie attività ma anche sulla sicurezza degli stessi cicloamatori.

A firmare la mozione tutti i consiglieri 5 Stelle, Antonio Terenzi, Marco Rolloni e Claudio Cacchioni. Proprio quest’ultimo ha ingaggiato lo scontro più pesante con l’Amministrazione comunale e con lo stesso sindaco Mauro Alessandi. Perché Cacchioni ha toccato il nervo scoperto di questa contesta opera pubblica: il tracciato originale. “Io sono un cicloamatore, non mi si venga a dire che sono contro la pista ciclabile – ha spiegato Cacchioni nel suo intervento – Ma il progetto che la Regione Lazio ha valutato, approvato e che ci ha finanziato è diverso da quello che oggi andate a realizzare. Il percorso era differente e non passava sulla Salaria e la stessa delibera di giunta regionale, che approva il progetto, fa riferimento a qualcosa di diverso rispetto a quello che state portando avanti”. Antonio Terenzi, dal canto suo, ha sottolineato come l’Anas avesse sostanzialmente bocciato il progetto di via Salaria.
Alessandri ha replicato dicendo che l’Amministrazione comunale, dopo aver affrontato la vera e propria fase di progettazione, ha fatto il possibile per informare la cittadinanza. “Abbiamo convocato più di venti associazioni tra quelle di categoria, scout, scuole e via discorrendo. Alla riunioni nelle quali si parlava del tracciato su via Salaria c’erano otto persone. L’attenzione è emersa solo quando stava per partire il cantiere. Voi ci chiedete di rimodulare il percorso. Noi non siamo d’accordo. Con le economie risparmiate dal Plus, circa 300mila euro, abbiamo deciso di finanziare altri progetti utili per la popolazione”.
Il monito del consigliere Angelo Capobianco (M5S) di “Valutare bene l’impatto e le conseguenze che questa pista può avere” è caduto nel vuoto. Anche Fabio Federici, che non aveva firmato la mozione, alla fine ha annunciato il suo voto favorevole ricordando che lo spostamento del tracciato era uno dei motivi fondanti della sua programma elettorale.
Il tracciato, quindi, resterà lo stesso ma non è detto che la vicenda sia finita con l’ultimo consiglio comunale di luglio. C’è da giurare che la pista ciclabile, mentre il cantiere andrà avanti spedito, farà ancora parlare di sé.

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