Esportato illegalmente, il carro era stato acquistato dal museo di Copenaghen che lo esponeva da quasi mezzo secolo insieme ai reperti della tomba del principe a cui apparteneva. “Accordo storico”, commenta il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Le restituzioni cominceranno a dicembre 2016 e si concluderanno entro la fine del 2017. L’accordo prevede che in cambio del carro e dei reperti della tomba del principe sabino, l’Italia presti a titolo gratuito e per un lungo periodo di tempo al museo di Copenaghen altri reperti. Il primo prestito partirà, dal primo novembre 2018, e arriverà dal Museo di Vulci. Sarà composto da alcuni reperti della “Tomba delle mani d’argento”, da depositi votivi, e corredi delle necropoli di Capena, Crustumerium e Fidene.
Archeologia, torna in Italia il carro sabino della città di Eretum
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