Come può un cittadino entrare in un ufficio pubblico e riuscire ad intestarsi l’immobile di tanti malcapitati? E’ la domanda che da una settimana tormenta molti residenti a Guidonia Centro, a cominciare da chi ha scoperto che la propria abitazione al Catasto risulta di proprietà di Massimo Chiappini, sedicente erede della fantomatica “Eredità Borghese”.
E’ stato il settimanale Tiburno a svelare una vicenda paradossale che ha messo in subbuglio i proprietari di immobili edificati su terreni che in un lontanissimo passato erano proprietà della nobile casata romana. Qualcuno è corso dal geometra di fiducia per le verifiche del caso, altri dal commercialista, la maggior parte si è rivolta al legale nella speranza di dipanare una storia che ha dell’incredibile.
Sì, perché Massimo Chiappini, classe 1942, ingegnere, architetto ed ex docente presso la Facoltà di Urbanistica all’università “La Sapienza”, è riuscito a mettere le mani su centinaia di appartamenti compresi tra via Tarquinio Prisco, via Pantano, viale Roma, via Luigi Gabelli, via Cecilia Metella e via Colleferro, un’area del Centro cittadino un tempo denominata “Il Sassone”.
A leggere i dati dell’Agenzia del Territorio, sono all’incirca 400 le abitazioni che hanno cambiato intestazione dagli ignari – e legittimi – proprietari al primogenito di Vittorio Chiappini, il commercialista dei Borghese. Tutti si chiedono quali siano le intenzioni future dell’ex docente. Per ora l’unica certezza è che gli appartamenti non possono essere venduti, tanto meno potranno beneficiare del “Superbonus 110%”, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio per interventi di ristrutturazione degli immobili.
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