Coprifuoco: tutti a casa a mezzanotte in fascia gialla, come Cenerentola

Nuove regole per un po' di normalità

Feste vietate anche in zona bianca. Il nodo discoteche ancora da sciogliere

L’Italia si riappropria della propria vita economica e sociale e lo fa allungando di un’ora il coprifuoco in 13 regioni gialle: tutti a casa a mezzanotte.

Nelle altre sette bianche — Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo si aggiungono a Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia — il limite serale imposto dal 3 novembre 2020 non esiste più ma rimane l’obbligo di indossare la mascherina, il divieto di assembramento e di ballare in discoteca.

Per un italiano su cinque riaprono parchi divertimento, parchi acquatici e parchi a tema, sale giochi e sale bingo, fiere e sagre, centri termali e centri benessere, palazzetti dello sport al chiuso. Matrimoni, battesimi, comunioni si possono festeggiare, ma gli ospiti devono avere il “green pass”, ovvero un certificato medico di guarigione dal Covid, un’attestazione di avvenuta vaccinazione (completa o trascorsi 14 giorni dalla prima dose) oppure il risultato negativo di un tampone fatto al massimo 48 prima dell’evento.

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Presto potrebbe cadere anche l’ultimo divieto, quello di ballare. Le discoteche potrebbero ripartire a luglio, ma è certo che sarà necessario avere la carta verde, soprattutto alla luce della rapida crescita della campagna vaccinale per i giovani. I gestori minacciano comunque di consentire l’ingresso nei locali, sfidando multe e divieti.

Dalla scorsa settimana al ristorante ci si può sedere al massimo in sei  all’interno (salvo conviventi), mentre non c’è alcun limite per i tavoli all’aperto. La regola del sei vale anche per accogliere ospiti in casa più eventuali figli minorenni o persone disabili a loro carico. In zona gialla resta comunque il limite di quattro persone per tavolo, sia al chiuso sia all’aperto.

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