È ballottaggio nella Capitale

A Roma torna la competizione del centrosinistra che deve rimontare il centrodestra

Lo spoglio delle schede non è ancora ultimato ma oramai non ci dovrebbero essere sorprese. Enrico Michetti è poco al disopra del 30%. Roberto Gualtieri si attesta al 27%. Ma Roma propone un secondo confronto testa a testa. È quello per contendersi il terzo posto che dà il senso alla scelta di contendere un risultato annunciato ai due schieramenti principali. Si tratta del duello tra Virginia Raggi e Carlo Calenda che si contendono voto su voto il venti per cento che per loro significa l’onorevole risultato di questa campagna elettorale. La scelta che effettuerà il loro elettorato sarà determinante al secondo turno per decretare il vincitore. E non è detto che Michetti abbia, per così dire, raschiato il barile del suo elettorato. Sia la Raggi che Calenda hanno assorbito i consensi di molti elettori di destra.

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Ma d’altra parte se questi elettori non hanno votato al primo turno il loro candidato diretto perché dovrebbero farlo al secondo?

Come sempre sarà decisivo riportare il proprio elettorato al voto, per tanto più che fare appelli agli sconfitti si dovrà ricominciare a parlare della città in queste due settimane. Sia Raggi che Calenda, infatti, non intendono fare apparentamenti. Ma ad evitare di far festa anzitempo al centrosinistra di pensa la costatazione che Fratelli d’Italia sarebbero il primo partito con oltre 17%. Inoltre che in questa consultazione dove ha votato meno della metà dell’elettorato nei quartieri molto popolosi delle periferie si è registrata la massima astinenza dell’elettorato. Se dovesse registrarsi una controtendenza per il ballottaggio sarebbero guai per Gualtieri che deve rimontare.

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E se a Roma lo scranno principale del Campidoglio è tutto da assegnare lo stesso dubbio avviene per le politiche della città che dovrà dare impulso a una scelta decisiva sulla questione rifiuti, sul problema della mobilità, ma anche su come si rapporta coi poteri centrali (Regione e Unione Europea) e con le realtà territoriali ai suoi confini. A cominciare dalla gestione dei rifiuti a finire coi grandi eventi (Ryder Cup) Roma non potrà scaricare i suoi problemi nella cintura metropolitana. E anche se questo lavoro chiederà di farlo alla Regione Lazio non è detto che gli sarà possibile se in queste aree si affermerà un nuovo protagonismo. Noi ci saremo per sollecitarlo.

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