MONTEROTONDO - Trappole mortali nell’orto, anziano denunciato [Foto]

Un 71enne italiano aveva realizzato due fucili artigianali pronti a sparare e uccidere in caso di passaggio. Arriva la Polizia Provinciale e lui si giustifica: “Gli animali mi danneggiano il raccolto”. Sequestrati 100 proiettili non denunciati, 2 pistole e 5 fucili

Coi poliziotti ha ammesso candidamente di aver minato il terreno per evitare che l’orto fosse danneggiato dalla fauna.
Il problema è che aveva costruito due fucili artigianali, pronti a sparare – e uccidere -nel caso in cui qualcuno – anche un essere umano – fosse entrato nell’appezzamento non recintato e inavvertitamente avesse urtato la cordicella.
Per questo giovedì 21 ottobre gli agenti della Polizia Provinciale di Villa Adriana hanno denunciato un 71enne pensionato italiano di Monterotondo per una sfilza di reati che vanno dalla fabbricazione, detenzione e uso di arma artigianale e clandestina, alla caccia con mezzi non consentiti fino alla omessa denuncia di munizionamento a palla.
Reati per i quali sarebbe anche previsto l’arresto in flagranza che l’anziano è riuscito comunque ad evitare proprio in virtù della tarda età e del suo stato di incensuratezza.
Per come la vicenda è stata ricostruita, il protagonista è un patito di carabine e pistole, già possessore di regolare porto d’armi e di licenza di caccia, oggi con il solo porto d’armi ad uso sportivo.
L’anziano è anche proprietario di un terreno in via della Dogana, a San Martino, zona di campagna di Monterotondo Scalo con centinaia di abitazioni.
A qualche residente non devono essere sfuggiti i due inneschi realizzati artigianalmente dal 71enne nella sua proprietà, separata da un terreno adiacente da una semplice rete neppure chiusa su tutti e quattro i lati.

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Una volta ricevuta la segnalazione, gli agenti della Provinciale hanno verificato la presenza dei due inneschi, due veri e propri fucili artigianali composti da un tubolare con la funzione di camera a scoppio, di un perno di ferro con molla a mo’ di cane, di una cordella per azionare il marchingegno in caso di passaggio.
Armi clandestine caricate con cartucce calibro 12 e puntate su un varco obbligatorio.
Disinnescati i due fucili artigianali ed estratte le cartucce, i poliziotti si sono appostati pazientemente in attesa di beccare sul fatto il proprietario arrivato nel tardo pomeriggio. L’anziano si è reso conto che gli inneschi erano scarichi, per cui ha collocato due nuove cartucce e in quel momento è stato bloccato.
Davanti agli uomini della Provinciale il 71enne ha provato a giustificarsi dicendo che cinghiali e altri animali selvatici spesso gli hanno rovinato il raccolto dell’orto e gli alberi di olivo e che lo stratagemma era l’unico modo per evitare ulteriori danni.
Scuse inutili perché gli agenti hanno perquisito la sua abitazione dove è stato rinvenuto e sequestrato anche un centinaio di munizioni per pistola calibro 9 e calibro 38 non denunciate.
A quel punto è scattato anche il sequestro cautelativo di 5 fucili e due pistole regolarmente denunciati.

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