Potrebbe dirsi un vero colpo di teatro. Era stato celebrato il cambiamento della linea degli Stati Uniti con l’impegno di Joe Biden verso gli altri paesi industrializzati ma anche l’assenza fisica del primo ministro cinese Xi Jinping che aveva mandato il ministro degli Esteri, non quello dell’Ambiente o del Tesoro. In sostanza da molti è stato finora chiosato come un flop questo grande sforzo di riunire a Glasgow tutti i rappresentanti dei paesi sovrani al mondo per discutere e risolvere l’emergenza ambientale.
Senza i leader, però, pare che i sostituti arrivino a risultati più avanzati. Al Cop26 sul clima ancora in corso, infatti, Stati Uniti e Cina hanno firmato un comunicato congiunto dove si prospetta collaborazione per lavorare insieme nell’attuare politiche di cambiamento che contrastino il cambiamento climatico.
Cina e Stati Uniti, infatti, raddoppieranno il loro attivismo ambientale per ridurre i gas serra. Promettono una “azione climatica più forte negli anni ’20”. Anche le emissioni da metano conosceranno un forte ridimensionamento.